MILITARISMO RAUS!
di Concetto Valente
PRESIDIO (CON 10 MINUTI DI BLOCCO
DELLA STRADA)
DEL 9 DICEMBRE 2017 – BASE US
ARMY DI CAMP DARBY - ITALY
VIA VECCHIA LIVORNESE CHILOMETRO
806 –
TAPPA DELLA CAROVANA DELLE DONNE
PER IL DISARMO NUCLEARE
DEDICATA A ROSA GENONI (Wilpf
Italia) e ALBERTO L’ABATE (Movimento nonviolento)
che si inserisce nella Campagna di
mobilitazione mondiale di “ICAN .
International Campaign to Abolish
Nuclear weapons” Premio Nobel per la
Pace 2017.
Dopo
un 8 dicembre 2017 burrascoso con vento che impediva di tenere aperti gli
ombrelli, se li portava via, e come
canta Giovanotti “Pioggia, Madonna quanta pioggia, da sentire come veniva
giù”, il 9 dicembre 2017 parto con il
treno delle 7 e 8 minuti da Lucca arrivando alle 7 e mezza alla Stazione
di Pisa. Qui, in pochi minuti, fatto
Viale Gramsci, dopo la rotonda a sinistra trovo la Piazzetta dei Bus con il
comodo Bus delle 8 e un quarto per San Pietro che ferma lungo la Via Vecchia
Livornese vicino alla BASE US ARMY di CAMP DARBY al chilometro 806. Non è male
il tempo atmosferico di quel 9 dicembre
2017. E’ nuvoloso, senza pioggia, solo
di prima mattina, ma poi alle 10 e mezza
ecco favorevole il cielo ci invia lucenti raggi di sole che proiettando
ciascuna lunghissima ombra nera moltiplica per due ogni umano/a preoccupato/a
singolo/a o aggregato nonviolento , giovane o anziano/a, uomo o donna,
avvolto/a nella bandiera arcobaleno della pace o nel rosso panno di Sinistra
italiana o dei molti terzomondisti con sventolante bandiera della Palestina o
di Cuba o la storica bandiera del Partito comunista Italiano o la più nuova di
Rifondazione Comunista o della Rete dei comunisti con lo striscione “LIBERTA’
PER LA PALESTINA” o la bandiera nera con la A dell’unico anarchico, o la
bandiera per “una città in comune: #Pisa” di una partecipante vestita di blu, o
emigrati d’Africa che alzanti “EUROSTOP – VOSTRE LE GUERRE – NOSTRI I MORTI”
anche loro non affogati, ma vivi, tra le bandiere di “USB – UNITA’ SINDACALE DI
BASE”. Il Presidio è una delle tante tappe dal 20 novembre al 10 dicembre con
cui la “Carovana delle Donne per il disarmo nucleare” di WILPF Italia, si è
delocalizzata di fronte a porti e aeroporti
militari di BASI MILITARI DELLA NATO O DI US ARMY da GHEDI ad AVIANO
dove sostano pronte al lancio 70 bombe nucleari, e il 9 dicembre 2017 è stata la volta di questo
Presidio anti Santa Barbara di una immensità sempre rinnovata di bombe
di cui non è certo siano solo convenzionali e non anche atomiche per alimentare
Guerre in Europa, Medio Oriente e Africa (con 10 minuti di concordato blocco
stradale della via Vecchia Livornese al chilometro 806 svolto, in sicurezza,
con l’aiuto di Polizia e di Carabinieri) alla BASE US ARMY di CAMP DARBY che sta per iniziare gli
ampliamenti tagliando 1000 alberi della pineta per far posto a una ancora
più immensa quantità di carri armati e
munizioni pronti per alimentare le guerre in Europa, Medio Oriente e Africa. Il
presidio nonviolento e dialogante sprona
l’Italia affinché ci ripensi e
imponga al Governo di Paolo Gentiloni (giornalista pacifista negli anni
80 a Comiso contro le armi atomiche, per la rivista, anche ecologista,” Pace e
guerra”, diretto allora anche da Luciana Castellina), pungolato ogni giorno,
entro questi tre mesi di fine Legislatura, si svegli dalla letargia omissiva
per cui a maggio 2017, fu spergiuro (spronando
anche lo spergiuro di ogni parlamentare che in maggioranza votò per non
aderire alla campagna in sede Onu di proibizione delle bombe atomiche) rispetto al giuramento di fedeltà
costituzionale anche al ripudio, cioè
della presa a pedate, d’ogni guerra atomica, sempre aggressiva. Dunque si
svegli dalla letargia , che lo colpì quest’estate 2017 e torni a essere
reattivo come lo fu negli anni ‘80, scrivendone anche un libro, contro ogni
guerra atomica e dunque aggressiva, e finalmente firmi , entro questi ultimi tre mesi di Legislatura, l’adesione
dell’ITALIA al Trattato Onu che dal 7 luglio 2017 proibisce le bombe nucleari”.
E’ lo scopo quotidiano affinché ogni italiano e immigrato contatti Paolo
Gentiloni e Governo tutto, nonché i Parlamentari catalizzati dalle 2 campagne
complementari: ITALIA: RIPENSACI! e
ITALIA: SBILANCIAMOCI! Eppure Paolo Gentiloni è diventato duro di comprendonio.
Fu colui che andò spingendo il Parlamento italiano a maggio 2017, a una maggioranza indotta da
lui stesso a non essere divisiva, ma serva cortese, non solo della Nato con
armi convenzionali, ma della Nato che si arma di bombe atomiche pronte per
scatenare la “terza guerra mondiale” per cui Pisa e Livorno il Governo italiano
le candida non solo a essere nuove
eventuali Guernica, ma addirittura a essere nuove Hiroshima e
Nagasaki” annientate dal terzo ferocissimo e atroce “fungo atomico”! Per cui,
arrivati al Presidio alla BASE US ARMY CAMP DARBY, ITALY, VIA VECCHIA LIVORNESE
CHILOMETRO 806, Giovanna Pagani di WILPF ITALIA porge fettuccine e spaghetti con cui per primo
viene attaccato lo striscione di cotone, seguito da quello di tela cerata inseriti nella
Campagna di mobilitazione mondiale di “ICAN” “INTERNATIONAL CAMPAIGN TO ABOLISH
NUCLEAR WEAPONS” – Premio Nobel per la Pace 2017 - carica dell’urgenza di addivenire al “DISARMO
NUCLEARE”. Lo striscione di tela (anche ora il primo a essere allacciato alle
maglie della rete di ingresso alla BASE US ARMY di CAMP DARBY) porta la scritta
fosforescente “CAROVANA DELLE DONNE PER IL DISARMO NUCLEARE DEDICATA A ROSA
GENONI (wilpf) e ALBERTO L’ABATE (Movimento nonviolento)” e a seguire, per
seconda, è allacciata la tela cerata
indistruttibile di “#MOVE THE MONEY FROM
WAR TO PEACE AND GENDER EQUALITY – 100 YEARS -WOMEN INTERNATIONAL LEAGUE FOR
PEACE & FREEDOM (WILPF ITALIA)”. Il terzo striscione di tela è quello
voluto da ben 14 Comuni: “TAVOLO PER LA PACE DELLA VAL DI CECINA , PISA
LIVORNO” A questi 3, vengono aggiunti
gli striscioni di “EUROSTOP – VOSTRE LE GUERRE – NOSTRI I MORTI carica
dell’atrocità in atto dipinta da Picasso per rappresentare il “pericolo
incombente, la paura, la catastrofe”, sulla terra, sotto il cielo, quando si
avvicina il suono orribile dei cacciabombardieri sempre feroci e assassini come su “GUERNICA”.
Qui è la, sempre solo sorretto da due donne volterrane, coloratissimo di
competenza e di sollievo, il nome della catena di ospedali sui campi di
guerra di “EMERGENCY VOLTERRA A 8
COLORI”. Invece allacciato alla rete della Base US ARMY di CAMP DARBY ora
appare “LIBERTA’ PER LA PALESTINA – RETE DEI COMUNISTI”,
Questi striscioni, in questo
ordine, vennero presentate alla
cittadinanza di Livorno sin dalla partenza del corteo “CAROVANA DELLE DONNE PER
IL DISARMO NUCLEARE DEDICATA A ROSA GENONI (wilpf) e ALBERTO L’ABATE (Movimento
nonviolento)”, anticipata al 19 novembre 2017
da Piazza della Repubblica a Livorno diretto verso il porto davanti alla
lapide con cui il Comune di Livorno ha denunciato le 140 strazianti morti di
passeggeri e equipaggio che quella notte celò il traghetto Moby Prince
prigioniero di eventi su cui il Parlamento italiano ha indagato con una
Commissione contro vere e proprie omertà militari in cui incappò il traghetto
Moby Prince speronato il 10 aprile 1991,
tra navi Nato o US ARMY, imprigionato dall’insicurezza che deriva da
emergenze militari nel fornire munizioni per guerre in atto in Europa, in Medio
Oriente e in Africa e dunque da
trasporto di munizioni che sostano alla Base US ARMY di CAMP DARBY. Sto
sbobinando tutti i discorsi ben amplificati all'aperto al Presidio alla Base US
ARMY di CAMP DARBY del 9 dicembre 2017 da efficacissimo impianto acustico con
pile e/o accumulatori.