Riceviamo e
pubblichiamo
LA CORTE DEI MIRACOLI
Giuseppe Sala e la sua corte |
La corte dei
miracoli era il fenomeno per cui ladri e pezzenti avevano preso l'abitudine di
eleggere un loro re di cui essi costituivano quel popolo dove avvenivano
"miracoli" poiché le finte infermità dei mendicanti, ostentate per
impietosire i passanti, vi guarivano di notte come per miracolo.
Oggi assistiamo alla corte dei miracolati: ben
otto tra assessori o ex-assessori (in foto solo 7; manca Maria Grazia Guida)
della giunta Pisapia hanno trovato il loro re da adorare e servire.
Certamente c’è per alcuni l’ambizione di avere una
poltrona per poi magari fare un ulteriore salto a livello regionale o
nazionale. Ma per tutti ormai c’è l’accettazione della logica ultraliberista e
del sistema oligarchico vincente.
La De Cesaris è riapparsa dopo la non chiara uscita dalla
giunta. Assessore che ha consegnato la Milano speculativa e immobiliarista ai
poteri con il PGT e con l’Expo.
Tajani e Benelli dopo i giri di valzer con SeL sono
approdate al posto giusto: una dopo l’ufficio studi della CGIL senza alcuna
conoscenza di cosa voglia dire lavorare e l’altra dopo il DS (assessore con
Penati in Provincia) diventata capolista di Sel, hanno dimostrato come la
selezione dei quadri da parte della sinistra consiste solo nell’individuare le
persone che portano più voti.
D’Alfonso, amico fedele dei commercianti, ha
liberalizzato e dato permessi a tutti.
Granelli che ha fatto più sgomberi di rom di De Corato.
Bisconti non pervenuta
Maran, forse il più ambizioso di tutti, ha fatto dei Ds
prima e del PD milanese oggi un suo terreno di caccia personale.
Le sue costose campagne elettorali si sono svolte come se
il partito fosse suo.
Benvenuti a tutti!