Acqua
pubblica: confronto importante ed efficace
con il
Presidente della Camera
Roma. Luglio 2018. Questa mattina si è svolto a Montecitorio
l'incontro tra il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e il Presidente
della Camera, Roberto Fico, in cui si è avviato un confronto per dare
finalmente una concreta e reale attuazione all'esito referendario del 2011 e
quindi giungere ad una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico
integrato in Italia.
Diversi
sono stati gli interventi degli attivisti del movimento per l'acqua che con
competenza hanno toccato molteplici aspetti della battaglia per l'acqua bene
comune, dal locale al nazionale passando per le questioni di carattere
internazionale, e ne hanno efficacemente rappresentato la ricchezza e
persistenza.
In
generale abbiamo denunciato i tentativi di elusione e cancellazione dell'esito
referendario messi in campo in questi anni e il fatto che i processi di
privatizzazione proseguano mediante meccanismi quali fusioni e aggregazioni tra
aziende, soprattutto intorno alle grandi multiutility quotate in borsa (HERA,
A2A, IREN, ACEA), e attraverso la predisposizione di un sistema tariffario da
parte di ARERA volto alla massimizzazione del profitto. Nello
specifico abbiamo sottoposto al Presidente Fico le seguenti richieste:
un
pronunciamento politico esplicito sul fatto che l'applicazione dell'esito
referendario significa costruire un provvedimento legislativo che, da una
parte, sancisca che la forma di gestione dei servizi pubblici locali è
unicamente quella effettuata tramite Enti di diritto pubblico (aziende speciali
e aziende speciali consortili) e, dall'altra, intervenga seriamente sul sistema
di finanziamento del servizio idrico a partire dalla reale eliminazione di
qualsiasi voce riconducibile al profitto; l'impegno
alla calendarizzazione immediata della legge per l'acqua pubblica nella
versione aggiornata e depositata nella scorsa legislatura dall'intergruppo
parlamentare per “l'acqua bene comune”;
l'impegno
a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per giungere allo
scioglimento di ARERA e definire il ritorno delle sue competenze ai Ministeri
competenti e nello specifico del servizio idrico integrato al Ministero
dell’Ambiente, oltre a mettere uno stop alla vessatoria pratica dei distacchi e
garantire realmente il quantitativo minimo vitale a tutti gli utenti; l'impegno
ad apportare modifiche al Decreto Ambientale (D.Lgs 152/2006) a partire
dall'eliminazione di tutte le novità introdotte dallo Sblocca Italia che
puntano alla concentrazione della gestione che esautorano gli Enti Locali da
ogni possibilità di decidere, anche e soprattutto mediante l'approvazione di
leggi regionali.
Inoltre,
abbiamo tenuto a evidenziare che nella nostra visione del mondo e della società
difendere il diritto umano all'acqua è rivoluzionario solo se inserito in una
cultura antirazzista e di solidarietà tra le persone che difende e rivendica
diritti per tutte e tutti, compreso quello di migrare.
Il
Presidente Fico ha tenuto a ribadire il suo impegno sul tema dell'acqua
pubblica anche e soprattutto perchè ha costituito una parte rilevante del suo
attivismo politico negli anni passati e ha voluto sottolineare il merito del
movimento per l'acqua rispetto al continuo e persistente stimolo della
partecipazione della cittadinanza alla vita politica del paese in particolare
sul tema dell'acqua e dei beni comuni.
Inoltre,
il Presidente Fico ha confermato in maniera esplicita che l'applicazione
dell'esito referendario passa esclusivamente attraverso forme di gestione quali
gli Enti di diritto pubblico, aziende speciali e aziende speciali consortili,
escludendo qualsiasi forma di società di capitali ancorchè a totale capitale
pubblico.
Punto
molto importante che il Presidente della Camera ha voluto ribadire è il suo
impegno, nei limiti del ruolo che gli compete, a favore dell'avvio in tempi
brevi della discussione della legge sull'acqua che abbia le caratteristiche di
cui al punto precedente.
Abbiamo
anche apprezzato la presa di posizione del Presidente in merito alla necessità
che, nelle more della discussione della legge per l'acqua pubblica, si
interrompano tutti i processi di privatizzazione avviati. Una
questione su cui non possiamo ritenerci soddisfatti è la mancanza di un
riferimento da parte del Presidente all'esigenza manifestata da diversi
interventi di sottrarre le competenze sul servizio idrico ad ARERA visto che
questa Autorità, dal 2011 ad oggi, ha dimostrato di operare più negli interessi
delle aziende gestrici, massimizzando i profitti, piuttosto che in quello dei
cittadini e della qualità del servizio reso.
Il
nostro auspicio è che gli importanti impegni presi oggi dal Presidente della
Camera siano mantenuti, a partire dall'immediata calendarizzazione della legge
per l'acqua nella nella versione aggiornata e depositata nella scorsa
legislatura dall'intergruppo parlamentare per “l'acqua bene comune” e che, come
richiesto, si riesca a trovare il modo per intervenire in tempi stretti sul
Decreto Ambientale (D.Lgs 152/2006) eliminando le novità introdotte dal decreto
“Sblocca Italia” che puntano alla concentrazione della gestione esautorando gli
Enti Locali. Come
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ci teniamo a sottolineare la
positività del confronto svolto questa mattina e ribadiamo che proseguiremo a
mettere in campo tutta la nostra passione e impegno per giungere finalmente
alla reale attuazione della volontà popolare e ad una gestione pubblica e
partecipativa dell'acqua.
[Forum Italiano dei
Movimenti per l’Acqua]