di Alex Zanotelli
Napoli 1
Gennaio 2019.
Il 1° gennaio la Chiesa
celebra la Giornata Mondiale della Pace, una pace mai come in questo momento
minacciata, nell’indifferenza generale.
“Il
mondo sta sottovalutando il pericolo di una guerra nucleare che potrebbe
condurre alla fine della civiltà umana,” ha affermato il presidente russo Putin
nella conferenza stampa di fine anno. E questo per due nuovi elementi. Il
primo, è rappresentato dalla “tendenza ad abbassare la soglia per l’uso di armi
nucleari, creando cariche nucleari tattiche a basso impatto che possono portare
a un disastro nucleare globale.” Purtroppo, a questa categoria , appartengono
le nuove bombe nucleari, B61-12 che il prossimo anno gli USA piazzeranno in
Italia , in sostituzione di una settantina di vecchie ogive atomiche. L’altro
pericolo viene dalla “disintegrazione del sistema internazionale di controllo
degli armamenti,” espresso dal recente ritiro degli USA dal Trattato INF (1987)
che permette a Trump di schierare in Europa missili a raggio intermedio con
base a terra. Ora il nostro governo gialloverde ha approvato in sede NATO tale
piano e ha dato la disponibilità a installarli in Italia come quelli che erano
stati installati a Comiso negli anni ’80. È
ormai una vera corsa fra USA e Russia al riarmo nucleare. Gli USA , già con
Obama ed ora con Trump, hanno messo a disposizione oltre mille miliardi di
dollari per modernizzare il loro arsenale atomico. La Russia sta tentando di
tenere testa agli USA (Putin ha appena annunciato di aver testato il nuovo
missile intercontinentale ipersonico!) cercando di avvicinarsi alla nuova
potenza , la Cina, che nel 2017 ha speso ben 228 miliardi di dollari in difesa.
Trump, che nel 2017 ha speso un’enorme cifra in armi, ben 660 miliardi di
dollari, sta sferzando i suoi alleati europei perché tutti investano in armi
almeno il 2% del PIL. Se l’Italia
obbedisse agli ordini di Trump spenderebbe cento milioni di euro al giorno in
armi (già oggi ne spende settanta milioni al giorno!). Siamo ormai davanti ai
due blocchi armati fino ai denti con 15.000 bombe atomiche a disposizione e un
enorme armamentario. Siamo alla follia collettiva: nel 2017 abbiamo raggiunto a
livello planetario l’astronomica cifra di 1.739 miliardi di dollari, pari a
oltre 4,5 miliardi di dollari che spendiamo ogni giorno in armi. E’ una
polveriera che potrebbe scoppiarci fra le mani. Gli scienziati dell’Orologio
dell’Apocalisse a New York hanno puntato l’orologio a due minuti dalla
mezzanotte. Davanti a questo pauroso scenario, rimango sbalordito dal silenzio
dei cittadini italiani. Perché il grande movimento per la pace non scende
unitariamente in piazza per contestare il “governo del cambiamento” che,
nonostante le promesse, è diventato guerrafondaio come gli altri? E dovremmo
chiedere le ragioni per cui questo governo giallo-verde
-non si oppone agli USA che
vogliono piazzare in Italia una settantina delle nuove bombe nucleari B61-12;
-si rifiuta di firmare il
Trattato ONU per l’abolizione degli ordigni nucleari;
-ha accettato che vengano
collocati in Italia i nuovi missili nucleari;
-ha deciso di comperare gli
F -35, definiti oggi ‘irrinunciabili’,
mentre durante la campagna elettorale erano “strumenti di morte”;
-continua a vendere le bombe
all’Arabia Saudita che le usa per bombardare lo Yemen in violazione della legge
185/90, che vieta la vendita di armi ai paesi in guerra( i 5 Stelle durante la
campagna elettorale ne avevano chiesto “ l’embargo totale”);
-ha deciso di lasciare i
soldati in Afghanistan, mentre il ritiro dei nostri soldati da quel paese era
stato il cavallo di battaglia dei 5 Stelle.
Abbiamo
scritto, a nome dei centomila che hanno marciato alla Perugia -Assisi, sia al
Governo che al Parlamento perché riceva due delegazioni alle quali dare
risposte a queste domande. A tutt’oggi , silenzio! È il tradimento di questo governo!
Mi
appello altresì alle comunità cristiane che facciano tesoro delle forti prese
di posizione di Papa Francesco sulla guerra e sulle armi. È un magistero il suo, di una lucidità e forza
straordinaria. Mi auguro che questo venga presto percepito dai sacerdoti e dai
fedeli.
“Offrire
la pace è al cuore della missione dei discepoli di Cristo”, afferma Papa
Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2019.
E
allora mettiamoci insieme, credenti e non, per un impegno serio contro la folle
corsa agli armamenti, soprattutto nucleari, foriera di nuove e micidiali
guerre.
Che
il 2019 sia un anno di mobilitazione popolare per la Pace!