di
Gianni Trimarchi
Uno scorcio dell'Università Statale |
Mercoledì
5.11.19 è stato inaugurato il museo della Filosofia, provvisoriamente collocato
nella sede di via Festa del Perdono, 5 a Milano. Fra le premesse rilevanti che
caratterizzano questa iniziativa, va osservato che ogni museo non ha da essere
soltanto un semplice raccoglitore di oggetti, ma anche un luogo in cui si fa
ricerca sulle tematiche prese in esame. Un museo come questo non raccoglie
cimeli, ma rende pubbliche le riflessioni. Non a caso è stato concepito da
persone che si dedicano alla ricerca filosofica e contano di trasferire i loro
risultati in una cerchia più ampia, presso dei potenziali fruitori che si
collocano al di fuori dei consueti canali di comunicazione, strettamente
filosofici. Il museo infatti si pone come meta quella di indurre anzitutto gli
studenti delle medie superiori, ma anche tutti i cittadini a riflettere sulla
dimensione filosofica della vita, sia pure attraverso semplici espressioni del
ragionamento, messe in atto in certi casi in forma interattiva. La ricerca
filosofica può muoversi in verticale approfondendo in forma scientifica i vari
temi, ma anche in orizzontale, offrendo a tutti i cittadini un'occasione per
riflettere, su argomenti che ci coinvolgono nella vita quotidiana. In questo
ambito si collocano i vari allestimenti dedicati ai paradossi del pensiero e
della percezione, o dedicati alle aporie che si legano agli sviluppi della
tecnologia, dall’antica “pascalina” fino ai dispositivi più recenti. Uno spazio
significativo è dedicato alla sinestesia e alle varie risonanze delle parole
nei colori e nei suoni, come compaiono a partire dai versi dell’Odissea, per
arrivare a poesie di autori contemporanei.
Il
filosofo non risulta quindi come l'uomo che vive fra le nuvole, secondo una
antica metafora già elaborata da Aristofane e da altri. Al contrario egli mette
in atto procedimenti di pensiero e smascheramenti di pregiudizi che aiutano gli
uomini a riflettere e ad appropriarsi di se stessi. Da quanto sembra risultare,
si tratta di un’iniziativa unica al mondo, non ancora messa in atto nelle
scelte culturali di altri paesi.
L’inaugurazione
è stata promossa e organizzata dal Dipartimento di Filosofia “Piero
Martinetti”. In una fase iniziale il museo sarà ospitato dall’Università
degli Studi di Milano nelle Salette dell’Aula magna dal 5 al 21 novembre,
ma sono già in atto accordi con il Comune per trovare successivamente una sede
definitiva e più capiente.
All’inaugurazione
hanno preso parte il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di
Milano, Elio Franzini, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano,
Filippo Del Corno, il Direttore del Dipartimento di Filosofia “Piero
Martinetti”, Luca Bianchi, e Paolo Spinicci, docente di filosofia teoretica
che, insieme a Clotilde Calabi, Chiara Cappelletto e Anna Ichino, ha curato la
strutturazione del museo. La mostra ha avuto il patrocinio del Comune
di Milano e della Società filosofica italiana - Sezione Lombarda.