CI RIPROVANO
Nonostante la volontà popolare qui in
Italia abbia sancito, con un voto a maggioranza schiacciante al Referendum, che
l’acqua pubblica è un bene comune, universale e inalienabile, c’è chi tenta
periodicamente di ridurla ad una merce golosa per i porci squallidi interessi
dei privati e del profitto. Ricordiamo al governo italiano che molto di quel
Referendum è rimasto disatteso. Non si è intrapreso alcun impegno concreto per ammodernare
la rete idrica nazionale; non abbiamo visto un solo investimento per evitarne
la dispersione, e tanto meno un cantiere per i lavori. “Ricordiamo” ai
militanti del Movimento 5Stelle e delle altre forze politiche che a suo tempo
si sono impegnati per la vittoria di quel Referendum, che “Odissea” è stata
parte attivissima e ha condotto una vibrante campagna informativa. Molti di
loro hanno distribuito in giro pacchi del giornale a quel tempo ancora in
edizione cartacea, e si sono impegnati, qualora fossero giunti in Parlamento, a
impedire qualunque tentativo di svuotare le decisioni del Referendum e a
mettere in pratica i principii e i fatti di quelle ragioni. Avrebbe potuto
essere un gigantesco piano di rilancio per l’economia nazionale, così come
avrebbe potuto esserlo la messa in sicurezza del territorio (viadotti a rischio
crollo, litorali devastati e smangiati, frane in ogni dove, disboscamenti,
discariche illegali pericolose e inquinanti); come avrebbe potuto esserlo un investimento
massiccio sulla mobilità ferrata per eliminare traffico dannoso dalle strade e
togliere una volta per sempre l’intero Sud dall’isolamento indegno in cui è
condannato. L’aver messo qualche Freccia Bianca fino a Reggio Calabria facendo
solo lievitare il costo di biglietti, è stata l’ennesima trovata truffaldina. Chi
li ha mai visti i lavori di potenziamento della rete ferroviaria al di sotto di
Salerno? Nulla di tutto questo abbiamo visto, mentre si sono distribuiti soldi
in maniera insensata che non hanno creato un solo posto di lavoro, e che sono
finiti persino nelle tasche di evasori e categorie commerciali super ricche allergiche
allo scontrino. Da questo giornale vogliamo ricordarvi tutto questo, e che vi
stiamo attentamente tenendo d’occhio. [Angelo Gaccione]
Il presidente della Camera Roberto Fico
ai tempi della mobilitazione
per il Referendum
Succede anche questo!
In un mondo sotto “sequestro” dalla Pandemia, dove ogni persona è
preoccupata per la propria salute e sta soffrendo per la crisi dell’economia,
il capitale finanziario continua imperterrito nella sua azione speculativa,
indisturbata, a mettere le mani su tutto ciò che può procurargli ulteriore
profitto.
Per la prima volta anche l’acqua è stata quotata in borsa!
Un bene naturale, essenziale per la vita, viene trattata come una merce
qualsiasi e sottoposta alle leggi del mercato. Nel settembre del 2010 l’ONU ha
sancito “l’acqua diritto umano universale”. Giugno 2011
oltre 26 milioni di italiani hanno votato per il diritto all’acqua pubblica e
che non si sarebbe fatto profitti sull’acqua. Molte città e nazioni hanno
inscritto nei loro Statuto “Acqua bene essenziale per la vita”.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte, occorre subito fermare
questo “delitto” speculativo sulla vita. Si tratta di una battaglia di civiltà
che si pone l'obiettivo di contrastare un processo che apre alla
speculazione dei grandi capitali e alla emarginazione di territori,
popolazioni, piccoli agricoltori e piccole imprese ed è una grave minaccia ai
diritti umani fondamentali.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (www.acquabenecomune.org) ha
lanciato questa petizione e l’ha diretta a Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il presidente della Camera Roberto Fico ai tempi della mobilitazione per il Referendum |