SOS ARTICO. TRIVELLAZIONI CRIMINALI
Con il consenso dei governi, che io
non esito a definire criminali, compreso quello italiano, si sta preparando il
massacro dell’Adriatico. Lo stupido rottamatore a chiacchiere, ed il suo
disgustoso partito, sono in prima fila e hanno concesso le autorizzazioni
necessarie a compagnie petrolifere i cui vertici andrebbero processati
pubblicamente come lo furono i nazisti a Norimberga. Sabotarli in ogni modo
diventa un obbligo morale, dal momento che hanno calpestato la volontà e i
diritti dei sindaci, delle comunità, dei cittadini tutti. Ora sarà a tutti
chiaro che il voto di noi cittadini vale zero. Loro mettono in pericolo la
nostra vita, noi dobbiamo mettere in pericolo la loro. Se per loro la nostra
vita non vale nulla, la loro non deve valere nulla per noi.
I lettori di
“Odissea” che possono dare una mano, anche con piccole donazioni,
a Greenpeace,
faranno cosa meritoria e indispensabile.
Cari amici
è un momento cruciale per la nostra battaglia in difesa
di questo delicato e importante ecosistema. Shell si sta dirigendo in Artico:
le trivellazioni potrebbero iniziare presto, dobbiamo fare qualcosa ORA! Il
tempo sta scorrendo rapidamente, vuoi aiutarci a fermare Shell prima che per
l'Artico sia troppo tardi? Fai ora una donazione per il nostro Appello
"SOS Artico"! Ogni piccolo contributo può aiutarci a fare ancora di
più per impedire a Shell di distruggere la casa degli orsi polari e il clima
dell'intero pianeta. GRAZIE ALLA TUA DONAZIONE POTREMO:
- Fornirci di equipaggiamenti essenziali per monitorare
ogni mossa di Shell, rispondere ad ogni sua pretesa con delle evidenze
scientifiche ed esporre i pericoli reali dei suoi sconsiderati piani.
- Mobilitare gli oltre 7 milioni di persone in tutto il
mondo che hanno già firmato per SaveTheArctic, per chiedere ai leader mondiali
di agire e fermare Shell.
- Produrre materiali foto e video e prove scientifiche in
modo da mantenere alta l'attenzione pubblica sui rischi delle trivellazioni sul
clima dell'intero pianeta, ma anche sulle vite degli animali artici e delle
popolazioni indigene che popolano quel luogo. L'avidità di Shell e la sua
arroganza nel proseguire con i suoi piani di trivellazione sono scioccanti!
Sostiene di poter ripulire uno sversamento di petrolio, ma nelle critiche
condizioni artiche è ormai chiaro a tutti che non sarà possibile. Ti ricordi
quando nel 2012 Shell tentò di trivellare nel Mare di Chukchi (Alaska Artica)?
Il risultato fu una piattaforma arenata durante una tempesta, una nave da
perforazione in fiamme, otto reati e 12 milioni di dollari di multa per
violazione delle leggi ambientali e marittime da parte di uno degli appaltatori
di Shell.
Greenpeace