AMIANTO A MILANO
La giunta Pisapia non ha mosso un dito sulla marea di
amianto
che assedia la città e dintorni. Ha chiuso gli occhi
come la giunta
Moratti. Dov’è finito quello che campeggiava sulle
vecchie strutture
dell’area Expo, se ne sa qualcosa? La Fabbrica del
Vapore ne è piena,
sarà la volta buona? Veduta della Fabbrica del Vapore |
Fabbrica del Vapore: il Comune deve rimuovere
l’amianto!
Questa mattina, in via Mossotti si è tenuta la conferenza
stampa sulla questione sollevata dagli RLS di USB (Unione sindacale di base)
del Comune di Milano e a cui hanno aderito le associazioni che da anni si
occupano di vittime dell’amianto e di prevenzione della salute, AIEA (Medicina
Democratica) e il Comitato per la Difesa della salute nei luoghi di lavoro e
nel territorio. Presente alla conferenza stampa anche la Consigliera Comunale,
Anita Sonego, che ha presentato un’interrogazione per chiedere al Comune perché
non sia stato bonificato l’amianto durante la recente ristrutturazione, quali
interventi verranno messi in opera e di attivare la sorveglianza sanitaria dei
lavoratori. Durante la conferenza stampa è emerso che la stessa situazione riguarda
anche molti altri edifici demaniali, comprese scuole e case comunali. “Troviamo
molto pericoloso -dichiara Massimo Chiodaroli di USB- l’atteggiamento
dell’Amministrazione, che sottovaluta il rischio di esposizione, né procede ad
un piano di bonifica né appone la cartellonistica prevista dalla legge,
limitandosi al monitoraggio. L’approfondimento della presenza di amianto alla
Fabbrica del Vapore è avvenuto solo grazie ad una prima segnalazione fortuita e
alla caparbietà dei lavoratori che hanno chiesto il nostro intervento. In
quante altre situazioni la presenza di amianto è sconosciuta e viene comunque sottovalutata?”
Aggiunge Michele Michelino: “Anche per i lavoratori della
Scala, per quelli degli uffici di via Pirelli 39 e di via Larga,
l’Amministrazione ha iniziato a muoversi solo dopo che sono stati presentati
gli esposti in Procura. Per quanto riguarda la Fabbrica del Vapore, la ASL è a
conoscenza del problema da mesi e ci dispiace che non sia ancora intervenuta;
ci auguriamo che non si sottraggano ai loro doveri”. “I termini per la risposta scritta all’interrogazione -informa
Anita Sonego- scadono il 10 dicembre e finora non hanno risposto. Altrimenti dovranno discuterne
al successivo Consiglio Comunale, previsto per il 14.” “Nei giorni scorsi, il Governo ha preso la decisione di
predisporre una proposta di Testo Unico delle leggi sull’amianto -dichiara Fulvio Aurora- e chiediamo
che ciò che è rimasto ancora insoluto, in particolare il finanziamento per il piano nazionale
amianto e l’erogazione del fondo per le vittime dell’amianto non professionali venga subito realizzato.
Non sono ammesse nemmeno ulteriori proroghe sulle bonifiche perché le proiezioni
epidemiologiche sono drammatiche e non siamo ancora ai massimi livelli di
ammalati e decessi.” L’impegno reciproco è di tenere alta l’attenzione su
questa vicenda, estendendo l’interesse anche ad altri siti con problemi analoghi.
Per info e
contatti:
Massimo Chiodaroli
(RLS USB) cell. 338 8847315
Margherita
Napoletano (coord. RLS USB) 347 4144517
Fulvio Aurora
(AIEA) cell. 3392516050
Michele Michelino (Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro
e nel Territorio)
cell. 3357850799
Unione Sindacale
di Base - Confederazione Lombardia
Via Mossotti 1
20159 Milano Tel. 02683091 fax 026080381
www.lombardia.usb.it