LETTURA/9
Aforismi per un giorno
solo
di Angelo Gaccione [1971-2015]
1. Volete provare fino a
che punto è sincera la fede di un uomo?
Toccatelo
negli interessi.
2. Non adulo perché non
servo.
3. Non tutti i morti sono
pianti.
4. È più onorevole un
nemico che un traditore.
5. Dove c’è odore di carne
ci sono corvi e avvoltoi.
6. Il lavoro salariato è
lavoro coatto.
Il
lavoro coatto è cancerogeno: accorcia la vita.
7. Le vie vecchie sono da
vecchi.
8. Alti guadagni, bassi
princìpi.
9. Meglio un salutare
disordine che un insano ordine.
10. Chi gestisce il potere
quasi mai è innocente.
11. La somma dei delitti
commessi dagli Stati è numericamente ineguagliabile
dalla
somma dei delitti commessi dagli individui.
12. I benpensanti pensano
malissimo.
13. Avviso per i ladri
Non
possiedo nulla, solo l’ingegno, ma non lo lascio mai a casa.
14. Tolleranza significa
comprendere ciò che non sempre si approva.
15. I mezzi presuppongono
sempre gli scopi.
16. Preferisco la mia
angoscia alla vostra felicità.
17. La società consumista è nella sua essenza una
società cannibalica:
dopo
aver divorato la natura mangerà se stessa,
18. Uno stupido è stupido
anche a letto.
19. Realtà e sogni non
s’incontrano mai.
20. Quasi dappertutto
ormai, il diritto di voto è diventato un voto senza diritti.
21. In tutte le società si
fronteggiano sempre due linguaggi:
quello
irriducibile dell’arte e quello
riducibile alla norma,
della
norma stessa.
22. La gente che s’innamora
a prima vista generalmente ha qualche difetto agli occhi.
Infatti
io sono miope.
23. Sullo spleen
La
malinconia è il privilegio delle anime superiori.
24. Nessuna cosa ha
un’anima, se non ne avete una.
25. Sui partiti e le ideologie
del mio tempo
Le
idee sono pulite, sono i fatti che sono sporchi.
26. Bisogna andarsene prima
che giunga la noia:
bisogna
partire con il desiderio, non con la sazietà.
27. Il rigore è un’etica.
28. Per tutta la vita non
ho fatto che immergermi nella spiritualità
di
uomini straordinari, potevo sentire come un uomo comune?
29. La forma non esiste a
priori, la forma non è nient’altro che un’esigenza
del
linguaggio, cioè il modo come il discorso si organizza.
30. Ricatti ineluttabili
Fatico
per sopravvivere, scrivo per non morire.
31. C’è gente che viaggia
per conoscere persone nuove,
io
per dimenticare quelle che già conosco.
32. Ogni qual volta ascolto
una sinfonia entro in uno stato di grazia;
se
ascolto la Nona di Beethoven, ad
esempio, mi è impossibile
concepire
che degli uomini possano fare del male ad altri uomini.
33. Elogio della
leggerezza
La
serietà eccessiva è Kitsch. Tutto ciò che è esageratamente greve, è grigio,
plumbeo,
mortuario, contrario alla vita. Non c’è nulla di più ridicolo
della
compassata serietà gelida di un generale. Niente di più Kitsch e nel contempo
orrido,
di una divisa gallonata e piena di medaglie.
34. Il vero artista è
sempre in contrasto col proprio tempo e con la vita.
35. Nella vita riescono ed
hanno fortuna gli imbecilli, i ruffiani e i figli di puttana.
Ora
io imbecille non lo sono, com’è noto, il ruffiano non lo so fare, e
sfortunatamente
mia
madre è stata per giunta una donna fedele.
36. Non è che questo secolo
non abbia prodotto grandi uomini,
il
fatto è che si sono prostituiti.
37. Il viaggio non è
arrivare in un luogo, ma incamminarsi.
38. Il possesso distrugge
l’amore come l’appagamento distrugge la passione.
Resta
la tenerezza che può unire all’infinito.
39. Tutta la vita odierna è
basata su due valori che, nonostante
tutto, ne permettono la stabilità: il denaro e l’ipocrisia. Non possedendo né
l’uno né l’altra, io sono stato
un
figlio degenere della mia epoca.
40. Più profonda la
delusione, meno acuto il dolore.
41. Non tengo animali in
gabbia, perché io non ci starei volentieri.
42. Io non sono uno
scrittore maledetto, ma un maledetto
scrittore.
C’è
una grande differenza.