Due Giugno 2018
Forse mai nella storia di un popolo….
di
Giuseppe Natale
“Andate nelle montagne dove
caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati,
nei campi dove furono
impiccati.
Dovunque è morto un italiano
per riscattare la libertà e la
dignità,
andate lì, o giovani, col
pensiero,
perché lì è nata la nostra
Costituzione”.
Piero Calamandrei
Forse mai
nella storia di un popolo la Legge fondamentale della Convivenza civile e della
Repubblica, dello Stato e della Società è stata, ed è, tanto amata quanto
odiata.
Forse mai
nella storia di un popolo la Costituzione fondante la forma repubblicana dello
Stato e delle sue istituzioni è stata, ed è, tanto osannata quanto esecrata.
Forse mai
nella storia di un popolo la Carta dei diritti e dei doveri si è cercato, e si
cerca, di rispettarla ed attuarla con le lotte delle forze sociali e dei cittadini
consapevoli ed attivi, e al contrario di violarla con sempre maggiore forza ed
arroganza da parte di chi detiene il potere.
Forse mai
nella storia di un popolo ci si accanisce, sempre da parte di chi detiene il
potere, a stracciare la Legge delle leggi, scritta col sangue delle donne e
degli uomini antifascisti e resistenti e partigiani, col sangue delle donne e
degli uomini perseguitati e deportati per discriminazioni razziali, politiche ,
sociali, sessuali; scritta col sangue delle vittime della guerra mondiale, e
dei caduti nel lavoro e nelle lotte sociali e sindacali. Questo è accaduto, e
accade, in Italia.
Non manca quel
tanto di schizofrenia che porta nelle piazze e sui palcoscenici gli osanna alla
“bellezza” della nostra Carta costituzionale, la “più bella del mondo” appunto,
mentre al contrario si fa di tutto, e soprattutto da parte delle classi
dirigenti, per deturparla e violarla nelle sedi del Parlamento e delle
istituzioni , nell’organizzazione statuale e amministrativa, nell’economia e
nei luoghi di lavoro e studio, di ricerca e formazione, nella gestione dell’informazione
e della cultura, nella tutela della salute e dell’ambiente.
Non si
rispettano i diritti fondamentali , anzi si persegue una politica di loro violazione
e cancellazione. Non si adempiono i doveri civici, anzi si praticano illegalità
e corruzione. Non solo si riducono gli spazi per la partecipazione dei cittadini
alla vita civile e politica, ma si limita o si viola o addirittura si abolisce
lo stesso diritto di voto.