Federico Migliorati |
Ferrara ci è cara per molte ragioni: per la
sua bellezza e per i molti “miti” letterari. A Migliorati e a me anche per
profonde ragioni affettive personali, perché vi abita uno scrittore da noi
apprezzato e a cui vogliamo bene: Roberto Pazzi.
A FERRARA
Sospesi su viali baluginanti
immoti pensieri nel vagare
stanco dell'ora meridiana
immoti pensieri nel vagare
stanco dell'ora meridiana
frinire di cicale tra i rami
lussureggianti
a seguire riti eterni; brusii sommessi
alle vòlte, dietro finestre dai muri sbrecciati
a seguire riti eterni; brusii sommessi
alle vòlte, dietro finestre dai muri sbrecciati
fantasmi emergono dai libri, a ridosso
di antiche porte del dolore,
chiuse nel vuoto d'esistenze mute.
di antiche porte del dolore,
chiuse nel vuoto d'esistenze mute.
Gnaulii randagi si palesano;
rasente i muri camminano diafane anziane
zavorrate da anni inclementi.
rasente i muri camminano diafane anziane
zavorrate da anni inclementi.
Si spezza il concupiscente torpore
fustigato da imperituri suoni
incastonati in gemma purissima.
fustigato da imperituri suoni
incastonati in gemma purissima.
Ardo di speme.
[Federico Migliorati]