Democrazia
Rappresentativa Individualismo
di
Giuseppe Bruzzone
Accetto
la proposta di discussione lanciata da Franco Astengo ritenendola
fondamentale e assolutamente legata ai tempi nostri. Vorrei subito
sgombrare il campo da eventuali ombre. Ritengo , con chiarezza che si
sia in Era Nuclerare. Tempi assolutamente nuovi, che richiedono un
adattamento a questa realtà diversa da tutte le altre realtà
storiche precedenti, trattandosi addirittura della Vita o della Morte
della nostra specie umana, se si addivenisse ad una terza guerra
mondiale, dando per scontato l'utilizzo di certe armi ormai in mano a
troppi Stati e con i continui "miglioramenti" a cui sono
sottoposte. Vorrei evidenziare un altro aspetto nuovo dell'oggi. Una
guerra nucleare tra uno Stato A e uno B coinvolgerebbe comunque
tutti gli altri per i fumi radioattivi portati dai venti. E le
radiazioni fanno morire, anche se nel tempo...
In
questa situazione di vita o di morte si può parlare quindi di
democrazia rappresentativa? Ha un senso "democratico" far
sì che un governo possa decidere per tutti i suoi cittadini di fare
una guerra di questo tipo anche perché alleata (è sempre così?)
con altri Stati? O è un'ipocrisia, in fondo come la guerra,
"smascherata"proprio dalla situazione nucleare, per cui
morendo amico e nemico, che senso avrebbe farla? Ecco venir fuori l'
Individualismo. Un certo tipo, però , in linea con la Storia
odierna. Io cittadino ritiro la delega allo stato, divento padrone
della mia vita, completamente, e non uccido più né all'interno, né
all'esterno di esso, divento Uomo o Donna- Stato. Unendomi ad altre
persone posso salvare me e lo stato e posso dire, anche le persone
cui voglio bene? È chiaro che una
condivisione di questo tipo porterebbe a modifiche sostanziali della
vita sociale e significherebbe privilegiare la Razza Umana senza
sminuire l' italianità ecc.. ecc.. Ho introdotto questi elementi
come discussione e anche, perché, per me, risolutivi della
situazione. Ma chiaramente accetterei anche una democrazia che non
facesse guerre, firmasse il trattato di interdizione delle armi
nucleari, spingesse alla firma anche i paesi recalcitranti e, le
spese militari risolvessero i problemi dei terremoti e del maltempo.