Manuale Cencelli a 360 gradi
Che dire del governo Renzi? Età media molto
bassa, capo del governo e ministre con la battuta pronta, il sorriso
accattivante in una mano e il veleno per i competitori nell'altra come ha
sperimentato Enrico Letta e, anche Civati, al quale hanno scippato la sindaca
Maria Carmela Lanzetta, diventata ministro a sua insaputa. Diciamoci la verità:
i metodi che ha usato Renzi per arrivare a palazzo Chigi ricordano tanto quelli
delle signorie rinascimentali nelle quali la menzogna e l'omicidio dei
familiari era all'ordine del giorno. L'uso del manuale Cencelli a 360 gradi tra
i partiti, all'interno del PD e fra le correnti e persino fra le associazioni
imprenditoriali come le cooperative rosse e la Confindustria, uno a me
(Poletti) e una a te (Guidi), fa impallidire le spartizioni della prima
repubblica. Il risultato è davvero un governo modesto. Inadeguato alla gravità
della situazione. Si potrebbe parlare di un governicchio ma non lo facciamo per
non scoraggiare i giovani ministri che hanno tanto bisogno di incoraggiamento e
di imparare. Parafrasando la battuta fulminante di Giancarlo Pajetta sul
compagno Berlinguer il quale “si è iscritto alla direzione del partito”,
possiamo dire con altrettanta ironia, fatte le dovute distinzioni tra un
gigante e gli altri, che alcuni ministri si sono iscritti direttamente alla
segreteria del PD e al governo. Eppure in televisione imperversano e risultano
anche simpatici. D'altronde, ci sarà pure una ragione se Alessandro Baricco,
Oscar Farinetti, Andrea Guerra, frequentatori della Leopolda, all'offerta di
ministeri importanti hanno risposto: “No grazie” e se altrettanto hanno fatto
Guido Tabellini, Lucrezia Reichlin, Luca di Montezemolo, Romano Prodi, Fabrizio
Barca, e lo stesso Enrico Letta. Il giudizio generale degli organi di
informazione è molto critico e improntato a riserva: aspettiamo e speriamo
bene! In poche righe il più impietoso l'ha scritto il direttore di Sole 24 Ore
con un titolo che si commenta da solo: “Da De Gasperi a Beautiful, la speranza
di essere clamorosamente smentiti”. Anche noi coltiviamo la stessa speranza
nell'interesse del paese. A chi spera che Renzi salvi qualche briciola di
socialismo del PD aderendo al PSE diciamo che anche quello è un gioco di
prestigio. Renzi non ha nemmeno tentato di farsi dare i voti da Vendola e dai
dissidenti di Grillo. Il tandem con Alfano e Berlusconi funziona a meraviglia.
Perché dovrebbe complicarsi la vita? Tanto il paese è pieno di grulli che
abboccano, anche se va a rotoli.
Elio Veltri