I MASSACRATORI PREMIATI
Federico Aldrovandi |
Roma. Federico
Aldrovandi è morto il 25 settembre 2005, a soli 18 anni. Quel giorno il corpo
di Federico è rimasto sulla strada dalle 6 di mattina alle 11, quando la
polizia avvisò i genitori. Federico era sfigurato dalle percosse e sui suoi vestiti
si aprivano larghe macchie di sangue. I poliziotti, poi condannati in via
definitiva per eccesso colposo in omicidio colposo tentarono di depistare,
dicendo che Federico si era ferito da solo sbattendo la testa contro i pali
della luce. Eppure adesso sono tornati in servizio, dopo aver provocato ben 54
lesioni sul corpo di Federico portandolo alla morte.
I medici hanno dichiarato che Federico aveva lo scroto
schiacciato, una ferita lacero-contusa alla testa e numerosi segni di percosse
in tutto il corpo.
Hanno ucciso a mani nude e con i manganelli un ragazzo di
18 anni. Hanno aspettato 6 ore per avvisare la famiglia. Hanno disinformato,
omesso, mentito. A causa dei depistaggi hanno avuto una condanna per un
omicidio che di colposo non ha niente. La sicurezza dei cittadini non può
essere affidata a chi si è reso responsabile di questo orrore.
Chiediamo pertanto che quei poliziotti non siano mai più
nella posizione di poter fare ancora ciò che già hanno fatto.
Non hanno mai chiesto scusa, non si sono mai mostrati
addolorati per aver tolto la vita a Federico. Ora possono tornare, armati, a
svolgere un servizio istituzionale delicato come quello della gestione
dell’ordine pubblico. Ciò è ingiusto.
Dobbiamo continuare a pensare che un'altra polizia è
possibile. Dobbiamo continuare a pensare che mai più un cittadino possa subire
un controllo di polizia così brutale da esserne ucciso e possa entrare in
contatto con apparati così reticenti e omertosi da depistare e insabbiare le
indagini. Chiediamo di sapere quale sia stato l’esito del procedimento
disciplinare a carico dei quattro poliziotti. E chiediamo che siano messi a
svolgere un servizio che non preveda, né ora né mai, alcun contatto con il
pubblico. Chiediamo che vengano disarmati e messi nelle condizioni di non
nuocere più ad alcuno.
Il 15 febbraio prossimo a Ferrara si terrà la
manifestazione Nazionale #ViaLaDivisa con appuntamento alle ore 14 in via
Ippodromo.
Luigi Manconi