Ragioni laiche in favore della famiglia
tradizionale.
Sono per le
“disunioni incivili” e la famiglia tradizionale.
Si fa un gran parlare di “unioni civili” in Italia, per mettere in
secondo piano la disunione di intenti, tra le forze politiche, circa la
soluzione dei più gravi e veri problemi che affliggono il Paese. Sono
per la “disunione incivile” allora, se questo significa non allinearsi al
battibecco di una politica qualunquista che non va mai al sodo delle vere questioni
e non risolve i problemi di disoccupazione, di salute pubblica,
di economia sommersa, di criminalità, di espropriazione della
sovranità nazionale. Nella mia vita esemplare di distruttore della
famiglia, di non procreatore consapevole nel mare di procreatori inconsapevoli
sul destino dei loro figli, di singolo civilmente impegnato nella diffusione
del sapere, di promotore culturale con il proprio salotto letterario, di militante
libero pensatore per la salute ambientale e mentale, sono allora in favore
della famiglia tradizionale, e vi spiego perché.
A parte il fatto che ciascuno dovrebbe impegnarsi
prima di tutto per la società civile e con un minimo impegno sociale, come
vorrebbe anche la Costituzione (art. 4 c. 2), stando per i fatti propri, senza
fare alcuna unione (e nemmeno matrimonio, secondo me, per come va ora il
mondo), esistono delle ragioni laiche e di buon senso in favore della famiglia
tradizionale e contro le "unioni civili". Il principio su cui si basa
la famiglia è la complementarità degli opposti Femmina e Maschio: senza questo
principio di complementarità, che governa le stesse leggi della fisica
quantistica oltre che della biologia, non c'è famiglia, e se non c'è famiglia
non c’è una società degna di uno Stato di diritto... l'intera storia umana ci insegna che l'amore
non è fonte di diritto... il diritto posto (dicesi tale l'insieme delle norme
che gli uomini si danno per andare d'accordo) prima ancora che quello naturale,
non scaturisce dal sentimento, che in quanto tale è volubile, ma da princìpi
oggettivi della ragione. Femmina + Maschio ->
filiazione -> società. Per non
parlare del rispetto minimo che si deve ai nascituri, che devono avere una
madre e un padre, e non essere adottati se non in casi eccezionali. Questo è un
ragionamento assolutamente laico.
Massimo Franco