IL NEMICO STA NEL NOSTRO PAESE
La notizia è di pubblico dominio:
Leonardo e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) hanno sottoscritto un accordo per
realizzare un progetto condiviso nell’ambito della “Military Mobility” (ovvero
il trasporto di mezzi bellici) all’interno e all’esterno della UE, “anche con
breve preavviso e su larga scala”.
Si tratta di un’iniziativa UE,
realizzata nell’ambito “Pesco” (cooperazione alla difesa) finalizzata ad
aumentare le capacità di trasporto di materiale militare attraverso
infrastrutture dual-use (civili e militari), ovviamente al servizio della NATO
e delle sue truppe che si preparano a essere trasportate via terra verso est.
Nell’ambito della collaborazione con RFI, Leonardo utilizzerà tecniche avanzate
di I.A., analizzerà potenziali minacce, gestirà la sicurezza dei
dispositivi utilizzando super computer, infrastrutture di comunicazioni
militarizzate e satelliti. L’accordo è un esempio lampante che dimostra
quali sono le forze economiche responsabili del militarismo nel nostro paese: i
grandi monopoli bellici, energetici, bancari, delle telecomunicazioni
(Leonardo, Fincantieri, Iveco, FFSS, Eni, Enel, Edison, Gse, Cassa Depositi e
Prestiti, Tim, Generali, San Paolo, Unicredit…) che dominano l’intera vita
economica, politica e sociale del paese, subordinando lo Stato borghese alle
loro esigenze di massimizzazione dei profitti e della partecipazione alla
lotta per una nuova spartizione nel mondo. Sono queste le forze che sono dietro
l’aumento della spesa militare a scapito di quella sociale, l’export di armi
(6° paese al mondo) a regimi genocidi come quello israeliano, la
militarizzazione della società e la politica di guerra che sta facendo del
nostro paese la retrovia dello scontro fra potenti briganti imperialisti, in
grado di assicurare le necessarie rotte logistiche. Sono queste le forze
ispiratrici della fascistizzazione che avanza in tutti i campi della società,
sopprimendo le conquiste democratiche e generando contraddizioni anche nei
ranghi della classe dominante. L’ampia pubblicità data all’accordo fra i due
monopoli corrisponde a un obiettivo ideologico: preparare le masse all’idea
della necessità della guerra contro la Russia imperialista, che non tarderà a
lungo se le masse popolari non si solleveranno per scongiurarla. Ma non
una voce si è sollevata contro questo progetto guerrafondaio nell’ambito
socialdemocratico di destra e riformista, da parte di quei vertici sindacali
che parlano ipocritamente di “pace”. È la riprova che queste forze sono
puntelli del grande capitale, che sono asservite a un governo guerrafondaio.
La mobilitazione delle masse
lavoratrici per le loro esigenze vitali, contro la politica banditesca dei
monopoli capitalistici, contro la fascistizzazione e lo sciovinismo, contro la
carneficina imperialista, per lo sviluppo della lotta di classe internazionale
proletaria: ecco i compiti dell’ora! Il nemico principale di ciascun
popolo si trova dentro casa! Il nostro nemico principale si trova in Italia, è
l’imperialismo italiano, il partito della guerra italiano, il governo
italiano! A costoro il proletariato e le masse popolari chiederanno
inesorabilmente il conto.
[Da: Scintilla n. 146, giugno 2024]