di Alfonso Navarra
Dopo una operazione chirurgica dall'esito
infausto, di qualche giorno fa, e per un successivo infarto, da cui pure
abbiamo sperato si riprendesse, stanotte ci ha lasciati uno dei pilastri
della Lega Obiettori di Coscienza (LOC), Beppe Marazzi.
Dall'assemblea del 18 maggio 2015 era
formalmente il presidente dell'associazione, affiancato nel coordinamento
nazionale dal sottoscritto e da Massimo Aliprandini.
Era di qualche anno più giovane di me
(lui del 1962 io del 1954) e apparentemente meglio messo in salute.
Lavorava in modo metodico e puntiglioso,
con grande convinzione negli ideali antimilitaristi e nonviolenti, da
volontario, al coordinamento organizzativo della campagna OSM-DPN (www.osmdpn.it;
nuovo sito in allestimento: www.osmdpn.net) - la
Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la Difesa popolare
nonviolenta - e sbarcava il lunario, con lavori non a tempo indeterminato, nell'amministrazione
pubblica. La condizione penosa di tanti in questi anni di precariato dominante
e montante!
Si era fatto i suoi bravi mesetti di
galera (il posto giusto per l'uomo giusto in un sistema ingiusto!) per
conquistare il diritto di tutti all'obiezione di coscienza al servizio
militare.
Beppe il primo da destra indicato dalla freccia |
Le sue lotte, che sono anche le nostre,
oggi per lo più non riconosciute da tanti che si prendono il merito di
inesistenti "cambiamenti", hanno sicuramente contribuito in concreto
e, a ben rifletterci, neanche tanto in piccolo, a rendere l'Italia ed il mondo
un posto migliore.
Gli amici del gruppo LOC di Milano,
tristi ma non rassegnati, lo abbracciano ancora idealmente: caro, generoso
Beppe riverseremo nella nostra testimonianza disarmista e pacifista, per quanto
ci riuscirà possibile, il tuo spirito di intelligenza pacata e ironica e la
capacità, serena e paziente, di ricomposizione dei conflitti.
Ti autodefinivi anarchico ma eri fino in
fondo un uomo scevro da pregiudizi ideologici e senza schemi precostituiti.
Un ragazzo d'oro, un buon amico e
compagnone, fumatore e bevitore (con giudizio!) di birra, che purtroppo non
vedremo più tra noi, e che mancherà all'affetto della compagna Bea e dei suoi
fratelli.
Il suo spirito benevolo aleggia ancora
nello scantinato stracolmo di carte che fa da archivio alla storia
dell'obiezione di coscienza in Italia: non dimenticheremo lui e il suo
contributo a questo patrimonio politico e culturale!
PS - la camera ardente è in via Pace 9,
Milano.
Aperta oggi dalle 16.00 alle 19.00 e
domani dalle 8 alle 12.00
Chiedo scusa in anticipo se magari
qualche notizia che ho dato a caldo non risulterà precisa al 100%.