ALBERI A MORTE
Lunedì 3 agosto,
partendo da piazza Diocleziano alle 7,30 e proseguendo nei giorni successivi
fino a Monteceneri, gli olmi di Mac Mahon verranno potati e tagliati!
Ventinove sono stati già condannati a morte
immediata (per i restanti si vedrà) SENZA ACCETTARE il minimo contraddittorio.
E’ una balla colossale, smentita dalla relazione tecnica del progetto
esecutivo, che avessero sollevato i binari! ATM ha deciso di procedere, senza
ascoltare i consigli dei competenti ed eventualmente dei consiglieri di zona,
dopo aver sciorinato su otto eleganti grandi pannelli (disposti ortogonalmente
ai binari) la sua FALSA PROPAGANDA.
Bei disegni, belle descrizioni e perfino la vita e le
opere di Mac Mahon.
In tempi chiaramente NON SOSPETTI, ventisette luglio,
l’appaltatore ha iniziato i lavori!!
A tutt’oggi 30 luglio, non ci sono ancora i cartelli
obbligatori né si sa chi li stia eseguendo e a che condizioni. Legibus soluti,
giammai rispettano i regolamenti. L’importante è esporre PROPAGANDA, mentire,
raccontare fole, mentire.
“L’OLMO SIBERIANO raramente raggiunge i sessant’anni”
recita la pubblicità alla Goebbels.
Ce ne sono parecchi in Mac Mahon che hanno superato i 70
e non è mai caduto un solo olmo.
“SONO VECCHI” strepitano gli ultra sessantacinquenni della
via.
Se è caduto qualche ramo, sig. Zambelli si informi prima
di sparare cazzate ai giornali, è perché sono più di dodici anni – il cav. Rota
era a capo di ATM già con Albertini sindaco – che non viene fatto un minimo di
manutenzione!!! I rami entrano – alla Arsenio Lupin – negli appartamenti.
Se colpa c’è, non è, egr. sig. Daldosso, dei
manifestanti. Loro vogliono solo salvare le piante che sono VITA per i
milanesi. Lei invece preferisce che siano fonte di lucrosi incassi per i
governanti approfittando del fatto che, attualmente, sono dalla Sua parte.
Il LACCHE’ preferito da damanera, quando gli OTTO l’hanno
saputo, prima si sono offesi e poi sbellicati, spaccia ai giornali l’inizio
della strage come “improcrastinabile” per la caduta di un ramo il 20 luglio.
Aggiunge che è un “epocale” successo per la Zona 8 e per i suoi fortunati
cittadini. E’ vero. Sono ultra fortunati quelli che vivono o transitano per Mac
Mahon!!
Da mesi, anzi da anni e anni, ci sono 29 piante
pericolose e a loro non è capitato niente. Ma non sarebbe stato compito di
PARCHI E GIARDINI segnalare il pericolo e procedere almeno a tagliare i rami
più pericolosi? Sin dal gennaio 2015 il Consorzio ALPI – vincitore dell’appalto
– aveva ripetutamente consigliato loro di procedere alla potatura. Era il
periodo giusto. Hanno preferito cazzeggiare ed esasperare i cittadini chè il
progetto esecutivo era pronto fin dal novembre 2014.
Hanno aspettato nove mesi (il 12 non passa più dal 15
novembre) per esasperare i fruitori del tram 12 che, dovendo servirsi della
navetta e non vedendo iniziare i lavori, si sono giustamente incazzati.
Si esasperano i cittadini per presentarsi come salvatori
della patria e dire che si sta operando per loro. La verità è che si opera per
i propri affari e Milano non è molto diversa da Roma. Una volta sì che lo era.
Il 13 luglio i cittadini sono stati convocati alla
Pecetta per ascoltare, nel corso di una commissione del FINTOVERDE Fedrighini
(in quattro anni non ha salvato una sola pianta) le delucidazioni del
funzionario ATM. Ha solo detto che i lavori sarebbero durati 278 giorni e che
sarebbero iniziati il 13 agosto. Non ha risposto ai quesiti tecnici perché
niente sapeva.
E’ insorto Fedrighini:”Ma questo è inammissibile!”
suscitando l’entusiasmo degli astanti “GHE PENSI MI”. Tre giorni dopo LACCHE’ e
altri 15 consiglieri di zona 8 hanno votato una sua mozione urgente che
chiedeva al Comune di tenere le bocce ferme almeno fino al 15 settembre.
Nel frattempo, disse il capo dell’Urbanistica (quello che
non conosce il disegno tecnico), a settembre si sarebbero tenute un paio di
commissioni per esaminare nei dettagli il progetto esecutivo. Progetto di cui
la Zona 8 era stata rigorosamente tenuta all’oscuro, segno inequivocabile e
incontrovertibile dell’epocale cambiamento raccontato, con tanto di foto
allegata, da Fedrighini più e più volte a Paola D’Amico e Marianna Vazzana!!!
A me, avevo detto in quell’occasione, sembrava una cosa
“all’acqua di rose” e zeppa di immeritati elogi per i tecnici comunali.
Ero, per la prima volta in dieci anni, sul punto di
essere smentito?
L’appaltatore arriva il 27 luglio e si appresta il 3
agosto ad iniziare la strage. Spero che i tre abbiano un conato di vergogna.
Offendo secondo voi qualcuno se dico che LACCHE’,
VICE-NULLA e CONTABALLE valgono complessivamente meno di un fico secco?
Il progetto iniziale (2013) prevedeva il taglio di tutte
le piante con un costo di 8 milioni. Dopo le proteste di cittadini e
consiglieri di Zona (non tutti, perché molti piddini sono stati favorevoli da
subito a tagliare tutte le piante) gli olmi da abbattere erano diventati in
tutto 18 (il 10%) e il costo era sceso a 4 milioni. Ora è risalito a 7 milioni.
Poiché l’appalto assegnato al Consorzio ALPI è di 1,3 milioni, nella
differenza, gestita da ATM, di 5,7 milioni c’è, secondo voi, trippa per gatti?
I miagolatori rotariani che già cominciavano a
innervosirsi per il ritardo cominciano a leccarsi i baffi. MARAN aggiungerà 300
olmi (la strage proseguirà fra Monteceneri e Castelli) alle 600 ignobilmente
stramazzate fra Argonne e Lorenteggio. E’ inutile che Maran e Pisapia facciano
le verginelle (farebbero meglio ad andare a Casablanca) se il progetto
alternativo della M4, prevedendo uno scavo a 36 metri di profondità avrebbe
salvato tutte le piante! Era troppo poco invasivo e con scarse o nulle
possibilità di varianti. Cosa avrebbero fatto i lucrativi e incompetenti
dirigenti di Metropolitana Milanese? Mi auguro di non aver offuscato la vostra
vacanza e soprattutto che non abbiate a vedere nei prossimi giorni su Facebook
gli olmi tagliati. Probabilmente i milanesi sopporterebbero senza protestare
anche questo.
Luigi Caroli -consigliere di Zona 8-
Luigi Caroli -consigliere di Zona 8-