DARE VOCE AL CUOREdi
Gabriele Scaramuzza
Il
volume ripubblica insieme tre degli ultimi libri di Borgna, con una nuova
prefazione dell’autore. Si tratta di: La nostalgia ferita, Speranza e
disperazione, In dialogo con la solitudine. Li ho letti, mi è
rimasto il ricordo toccante del tono della scrittura, della virtù in certo modo
terapeutica che hanno esercitato anche su di me; quasi si trattasse di un
continuarsi su altri piani della professione cui l’autore ha dedicato tutto se
stesso, da sempre. Qualcosa ho recensito su “Odissea”; ho ripreso i temi in
gioco nei miei Smarrimento e scrittura, Passaggi (che con la
consueta generosità Borgna cita nella sua bibliografia). Non starò qui a
riprendere parole già dette.Significativo
è tuttavia che queste tre opere, e proprio loro, siano ora confluite in un
unico volume. In certo modo segnano momenti cardine dell’esistere quale si
configura nell’attività di Borgna. Borgna ce ne spiega il motivo nel finale
della sua prefazione: “In questa mia riconsiderazione di quanto ho scritto sulla
nostalgia, sulla speranza e sulla solitudine, ho voluto andare alla ricerca di
un filo rosso, che ne cogliesse le comuni risonanze, alla luce di una
psichiatria dialogica e gentile, vorrei dire leopardiana, capace di ascoltare
il dicibile e l’indicibile, il visibile e l’invisibile, il sondabile e
l’insondabile. Sono dimensioni della vita, le une e le altre, che ci avvicinano
al mistero di quella che è la sofferenza psichica, e anche della sua cura”. Nulla
può spiegare il senso di questo suo ultimo (ma speriamo che non sia l’ultimo) lavoro
meglio delle parole con cui Eugenio Borgna inizia la sua prefazione: “Le
emozioni fanno parte della vita, di ogni vita, e sono il febbrile leitmotiv
della mia esistenza e in particolare delle esperienze che ho vissuto nel mondo
della psichiatria. Le emozioni sono senza fine, e non è sempre facile
riconoscerne la natura e la fenomenologia: cambiano in ciascuno di noi e nelle
loro relazioni con il tempo. Nostalgia, speranza e solitudine, tre diverse
articolazioni del tempo; non il tempo dell’orologio e della clessidra, ma il
tempo dell’io, il tempo vissuto. La nostalgia è intessuta del tempo del
passato, la speranza lo è di quello del futuro, la solitudine è la premessa
alla conoscenza di quelle che sono le modificazioni del tempo vissuto nella
nostalgia e nella speranza: due modi di vivere che si intrecciano fatalmente
l’uno nell’altro”.
Eugenio BorgnaDare voce al cuoreEinaudi, 2023 pp. 235, € 15.
Nulla
può spiegare il senso di questo suo ultimo (ma speriamo che non sia l’ultimo) lavoro
meglio delle parole con cui Eugenio Borgna inizia la sua prefazione: “Le
emozioni fanno parte della vita, di ogni vita, e sono il febbrile leitmotiv
della mia esistenza e in particolare delle esperienze che ho vissuto nel mondo
della psichiatria. Le emozioni sono senza fine, e non è sempre facile
riconoscerne la natura e la fenomenologia: cambiano in ciascuno di noi e nelle
loro relazioni con il tempo. Nostalgia, speranza e solitudine, tre diverse
articolazioni del tempo; non il tempo dell’orologio e della clessidra, ma il
tempo dell’io, il tempo vissuto. La nostalgia è intessuta del tempo del
passato, la speranza lo è di quello del futuro, la solitudine è la premessa
alla conoscenza di quelle che sono le modificazioni del tempo vissuto nella
nostalgia e nella speranza: due modi di vivere che si intrecciano fatalmente
l’uno nell’altro”.