SARDEGNA. VERITÀ e
GIUSTIZIA per gli uccisi da veleni di guerra e di poligono
FERMARE la STRAGE
di STATO
Perde un’altra foglia di fico il progetto del Governo
di incrementare la schiavitù militare della Sardegna
e il genocidio lento del suo popolo.
Gli ascari sardi sono nudi ma non demordono.
Teulada pattumiera e dependance di Quirra. Le attività
militari del poligono della morte Salto di Quirra (Pisq), compromesse e
ostacolate dall’intervento di Procura e Gip di Lanusei, sono state trasferite a
Teulada. La notizia data nell’aula del tribunale dal plurindagato generale
comandante del Pisq ha consentito al gup Nicola Clivio di motivare, in parte,
il rigetto della richiesta del PM di “immediato sequestro probatorio dell’area
demaniale del Poligono Salto di Quirra con blocco di ogni attività militare
nelle aree ad alta intensità militare”. Le “rassicurazioni” del generale sul
trasloco - alla chetichella, “democraticamente” all’insaputa delle popolazioni
del Sulcis - trovano una mezza conferma e una mezza smentita nella
Programmazione ufficiale 2013 che continua a prevedere nel Pisq i soliti giochi
di morte (Sardegna quotidiano 13/5/2013).
L’ulteriore giro di vite al servaggio di Teulada è la
costruzione di piste e rampe per droni, i robot assassini volanti. Teulada è
l’imprescindibile succursale integrata
alla nuova rete di dominio dei cieli che ha avrà a Quirra il suo hard core,
come programmato nel piano messo a punto dall’ex ministro ammiraglio Di Paola,
approvato dai servili sardi in Parlamento, contrabbandato come proprio da varie
furbette Autorità dell’area Pisq.
Il nuovo modello di Difesa. La fretta scomposta e la
sicumera sul buon esito dell’operazione ha prodotto una sorta di autogol,
vertici militari e ministri hanno sbugiardato platealmente, con i fatti, il
coro bipartisan dei loro obbedienti ascari sardi sguinzagliati, fin dall’inizio
dell’imprevisto intervento della Procura di Lanusei, per spacciare alla
Sardegna la droga ”immediata chiusura dei poligoni di Teulada e Capo Frasca
(entro giugno 2011 prometteva un senatore!), riqualificazione del Pisq ”.
L’inganno“messa in sicurezza” delle aree la cui contaminazione è ormai
acclarata è stato smascherato dalla Procura di Cagliari, ma c’è ben di più. La
legge di ferragosto dell’anno scorso (134/ 7- 8- 2012) - approvata da tutti i
parlamentari sardi presenti in aula, tutti cantori del ritornello “radicale
bonifica subito”- ha conferito al Governo il potere di sanare con
decreto la contaminazione militare. L’articolo 35, titolato con truffaldina
furbizia“Disposizioni in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi”, al
comma 2 stabilisce: “Con lo stesso decreto interministeriale sono determinati i
criteri di individuazione delle concentrazioni soglia di contaminazione (…)
applicabili ai siti appartenenti al Demanio Militare e alle aree ad uso
esclusivo alle Forze Armate”. E’ scontato che la modifica dei criteri di
individuazione delle concentrazioni soglia di contaminazione, come da prassi
italiota criminale e impunita, eliminerà per decreto, legalizzandolo,
l’inquinamento di Teulada, Capo Frasca, La Maddalena e, soprattutto,
contribuirà ad affossare il processo sul poligono della morte Salto di Quirra.
RICORDIAMO al Governo, alla lobby militare-industriale e
al loro codazzo di ascari sardi arrogantemente sicuri di riuscire a raggirare
la Magistratura e prevalere sulla volontà del popolo sardo,
*il NO deciso di Teulada e della Regione al progetto
droni
*l’antagonismo vincente della popolazione di Teulada e
delle sue istituzioni al mega parco fotovoltaico militare mirato ad impinguare
i già lauti guadagni del ministero della Difesa derivanti dall’usurpazione
della terra e del mare, usati come campo di guerra perenne, merce da affittare
alle truppe di mezzo mondo e ai fabbricanti di armi.
*la lotta vincente dell’intero popolo sardo e lo stop
imposto dalla Magistratura alla costruzione della nuova rete d’impianti radar,
perno dell’operazione droni e nuovo
modello di Difesa.
PRETENDIAMO dal Governo una risposta su almeno una delle
voci dei costi preventivati per la“riforma” dell’ex ministro alla Difesa Di
Paola: quante vite dei suoi figli la Sardegna deve ancora sacrificare
sull’altare del business della guerra? Quanti bambini deformi dobbiamo ancora
contare?
Non cessiamo di esigere che il Governo assuma le sue
responsabilità, l’obbligo di porre fine e riparo al disastro ambientale e alla
strage di Stato provocata dalle devastanti attività militari, adotti con
urgenza le misure sintetizzate nello slogan portante del sit in mensile e degli
incontri con il rappresentante del Governo, l’acronimo SERRAI (CHIUDERE)
Sospensione delle
attività dei poligoni dove si sono registrate le patologie di guerra;
Evacuazione dei
militari esposti alla contaminazione dei poligoni di Quirra, Teulada,
Decimomanno-CapoFrasca
Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle
aree contaminate a terra e a mare;
Risarcimento alle famiglie degli uccisi, ai malati, agli
esposti, Risarcimento al popolo sardo del danno inferto all’isola.
Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi
illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua;
Impiego delle risorse a fini di Pace