PARAOCCHI
di Vincenzo
Rizzuto
Ancora sull’ignoranza che giuoca spesso brutti
scherzi.
Ciò
che sta avvenendo ormai da due anni intorno alla pandemia da Covid 19 è
inaudito: i no-vax gridano come matti nelle piazze ‘libertà, libertà’ e nel contempo energumeni invasati assaltano le
sedi del Sindacato, distruggono vetrine e pronto-soccorsi di ospedali,
minacciano medici e quanti si prodigano a fronteggiare la pestilenza; ma ancora
più grave è il fatto che questi ottentotti vanno in giro senza distanziamento e
senza maschera favorendo così il contagio e la diffusione del virus nelle sue
infinite varianti sempre più difficili ad essere debellate dal medesimo
vaccino, così come la scienza medica, per quel poco che abbiamo, insegna. A
questa assurda canea di ottentotti purtroppo spesso si accompagnano,
assurdamente, anche voci di sedicenti medici e ‘filosofi’ del ‘pensiero
debole’, molto debole, della miseria che, mista a quella di una Destra
analfabeta e squallida, formano un’orchestra così stonata e penosa da far
venire il mal di pancia ogni volta che di bocca e non di… ‘fan trombetta’, come tuona il verso dantesco nel XXI canto
dell’Inferno. Costoro,
poveri sprovveduti, non solo ignorano quello che avveniva durante le pestilenze
del sec. XIV o XVII che sono troppo lontani per la loro memoria, ma ignorano
anche quello che succedeva ancora negli anni Cinquanta del secolo scorso,
quando, ancora ragazzi non viziati, ogni giorno andavamo a frotte a raccogliere
i confetti che la gente pietosa lanciava sui piccoli feretri bianchi degli
innumerevoli bambini, che morivano a causa della difterite e del tifo, così
diffusi prima che i vaccini li debellassero. In quegli anni le campane di tutte
le chiese dei nostri paesi e delle nostre città ogni giorno, ripeto, suonavano
a gloria per annunciare che un ‘angioletto’
era stato chiamato accanto a Nostro Signore; e i parroci, in quelle occasioni,
nella loro omelia invitavano i fedeli e gli sfortunati genitori a non piangere
perché avevano ricevuto la ‘grazia’
di avere i loro piccoli innocenti in ‘paradiso’.Ora,
pensando a tutto questo, credo proprio che i no-vax, di fronte agli oltre
130.000 morti avuti solo in Italia, forse si sono convinti di non doversi
dispiacere perché altri innocenti pregheranno in cielo per loro, anche se non
hanno potuto raccogliere i confetti dei nostri ‘angioletti’!
Ciò
che sta avvenendo ormai da due anni intorno alla pandemia da Covid 19 è
inaudito: i no-vax gridano come matti nelle piazze ‘libertà, libertà’ e nel contempo energumeni invasati assaltano le
sedi del Sindacato, distruggono vetrine e pronto-soccorsi di ospedali,
minacciano medici e quanti si prodigano a fronteggiare la pestilenza; ma ancora
più grave è il fatto che questi ottentotti vanno in giro senza distanziamento e
senza maschera favorendo così il contagio e la diffusione del virus nelle sue
infinite varianti sempre più difficili ad essere debellate dal medesimo
vaccino, così come la scienza medica, per quel poco che abbiamo, insegna. A
questa assurda canea di ottentotti purtroppo spesso si accompagnano,
assurdamente, anche voci di sedicenti medici e ‘filosofi’ del ‘pensiero
debole’, molto debole, della miseria che, mista a quella di una Destra
analfabeta e squallida, formano un’orchestra così stonata e penosa da far
venire il mal di pancia ogni volta che di bocca e non di… ‘fan trombetta’, come tuona il verso dantesco nel XXI canto
dell’Inferno.
Ora,
pensando a tutto questo, credo proprio che i no-vax, di fronte agli oltre
130.000 morti avuti solo in Italia, forse si sono convinti di non doversi
dispiacere perché altri innocenti pregheranno in cielo per loro, anche se non
hanno potuto raccogliere i confetti dei nostri ‘angioletti’!