QUID VETAT RIDENTEM DICERE
VERUM?
di Luigi Mazzella

Max Hamlet
Il guerriero
Orazio
sostiene che, scherzando, si può anche dire la verità. E certamente
sarebbe preso per un burlone impenitente chi, oggi, sostenesse che solo
Vladimir Putin e Donald Trump possono salvare l’Occidente da quella fine
tragica voluta, per evidente cupio dissolvi, dai capi di
Stato Europei, cosiddetti “volenterosi”. Eppure,
nella parte di mondo dove hanno trovato accoglimento e condivisione le
narrazioni melanconiche sulla morte-inizio di vera vita di loquaci
carovanieri dei deserti mesopotamici e dove la propensione teutonica per la
violenza aggressiva si è potuta esprimere (addirittura filosoficamente)
nell’idealismo fascista e comunista di Hegel (ma già presente in
nuce nell’autoritarismo del supponente Platone) un’opinione
(certamente largamente minoritaria) considera, sotto un diverso angolo
visuale, una vera fortuna per l’Occidente la ricorrenza
di quei “corsi e ricorsi” storici teorizzati da G.B. Vico.
In
particolare, c’è chi ritiene che se il mondo Occidentale non chiuderà i
suoi giorni sommerso da una gigantesca nube atomica e annientato quasi
totalmente dagli effetti letali di una miriade di funghi prodotti da ordigni
nucleari (fatti esplodere a causa dell’insipienza con effetti suicidi di capi
di Stato e di Governo, senili e non, della, comunque, decrepita
Europa) il pensiero dovrà necessariamente correre al geniale filosofo
napoletano.
In
altre parole, se il linguaggio trucido e poco istituzionale di molti gentiluomini
amanti dei vestiti scuri a doppio petto non scatenerà la terza guerra mondiale
nucleare lo si dovrà ai soli due leader politici, che memori
di avere in testa un cervello raziocinante, non hanno ancora del tutto
infangato, con i loro interventi, la categoria: Vladimir Putin e Donald
Trump.

Il guerriero

Alberto Casiraghi
Pesci
Come
già avvenne ai tempi di JF Kennedy e di Nikita Kruscev (a ruoli invertiti:
l’imprevedibile a quei tempi era il Presidente russo con le sue fantasiose
improvvisazioni) solo
a)
la ferma impassibilità e coriacea imperturbabilità di Putin, pur paragonato con
sconcertante grossolanità a Hitler (e costretto a ricordare a dimentichi
Statisti il numero dei caduti del suo Paese nella seconda guerra mondiale
proprio per battere il nazismo);
b) le
stravaganze (comunque spinte sempre e solo fino ad un certo punto) di
Trump a salvare l’Occidente dagli effetti deleteri e irreparabili
dalle guasconate di Macron, Starmer, Crosetto & co.
Conclusione: Tristi
Tropici? No! Triste destino quello degli Occidentali di vedere che la loro
salvezza o sopravvivenza debba dipendere da Capi di Stato che si tolgono
le scarpe per batterle sui banchi dell’Aula ONU o scoprono solo in età matura
il gioco del pallottoliere per divertirsi con il saliscendi dei dazi doganali.

Pesci