AL LUPO! AL LUPO!
di Angelo Gaccione
Riarmo e guerra
“Qualcuna o qualcuno è in grado di fare una ricostruzione cronologica delle varie tappe da quando le caserme e le navi militari sono state aperte al pubblico? e il 4 novembre e il 2 giugno alla revisione delle liste di leva da parte dei Comuni passando per: l’ingresso dei militari nelle scuole superiori, le convenzioni fra difesa e Università, l’istituzione della mini naia, la partecipazione delle Università alle esercitazioni militari e la convenzione con l’Agesci? E magari tenerla in pari con le dichiarazioni dei vari generali?”.
Sono interrogativi che si pone Angelo Gandolfi, un militante pacifista genovese che le ha postate nella chat della L.O.C. (Lega Obiettori di Coscienza). Un quadro allarmante, come si vede, atto a creare un clima di guerra e a coinvolgere in questo delirio di morte non solo le Università - che stanno dimostrando tutta la loro miseria morale ed intellettuale lasciando militarizzare il proprio ruolo di presidio di intelligenza critica, di legalità e di confronto pacifico fra i vari saperi per cui erano nate - ma di indottrinare, in questa corsa verso la fine collettiva, persino giovani scolaresche sprovvedute.

Marco Bertolini
Per quanto riguarda le parole di un
generale, leggiamo un brano di quelle del generale di Corpo d’Armata Marco
Bertolini che le aveva affidate a “Il Giornale d’Italia” il 19 marzo 2025: “Rendiamocene
conto prima, soprattutto per il bene dei nostri figli e di chi verrà dopo di
noi, perché dopo sarà troppo tardi. L’Unione Europea di Ventotene, di Spinelli
e della Pace, non esiste più, se mai fosse esistita. È morta con il sostegno
guerrafondaio dato all’Ucraina e con la guerra contro la Federazione Russa. È
il Regno Unito che, dopo aver ripudiato l’Europa unita fuoriuscendone con un
referendum, vuole ora mettersi a capo dei restanti Paesi europei per portarci
tutti in guerra per realizzare il suo obiettivo storico, quello di distruggere
la Russia per smembrarla in tanti stati vassalli e depredarne con il suo
classico spirito colonialista le sue immense risorse”. Purtroppo il giornale
che le aveva pubblicate le parole del generale, le ha fatte democraticamente
sparire dal sito, e non si trovano più. Sicuramente per pressioni esterne
perché non gradite agli organi governativi o ad altre gerarchie militari. Così
funziona la democrazia mafiosa italiana, e per tale ormai
dobbiamo ritenerla. Lo ripeto: democrazia mafiosa. E così va scritto sui
muri.

In queste ultime settimane siamo stati
bombardati dalla propaganda di guerra dei vertici statuali e governativi
dell’intera Unione Europea capeggiata da quell’essere immondo che la guida, e a
cui si sono sottomessi persino deputati donne e mamme. Gridano tutti al
lupo! Al lupo! contro una fantomatica invasione russa e mentono
spudoratamente credendo che noi ce le beviamo le fandonie di questa
raccontatrice di minchiate dal quoziente intellettivo pari a quello della Picierno,
personaggio che il Pd non trova ancora il coraggio di espellere. La stiamo
generosamente pagando questa feccia europea, per portarci alla sua e nostra
distruzione. E così che nascono le guerre. Si prepara il clima. Un idiota fa
un’affermazione idiota; un altro idiota la fa propria e la ripete; altri idioti
ancora - che la guerra non l’anno vista o fanno finta di non averla vista - si
autoconvincono che sia vera e danno corpo e forza all’idiozia; per non essere
da meno altri idioti si aggregano - vogliono a pieno titolo far parte del
branco degli idioti - anche se un po’ di storia la conoscono e hanno anche una
dose di buona cultura - essere parte degli idioti li rassicura. Non li spaventa
27 Stati e Governi criminali che si armano di tutto punto per prepararsi al
diluvio che pure li inghiottirà - gli idioti - li ha già ammansiti il delirio
di un’esaltata capo branco dell’Unione Europea che agitando fantasmi li sta
portando al macello. Hanno già dimenticato la Germania super armata di prima
della Seconda guerra mondiale; hanno dimenticato la peste nera che si era
diffusa in Europa; e sarà la peste nera e il militarismo che provocheranno la
Terza guerra mondiale; sarà proprio l’Europa a scatenarla come ha già scatenato
le prime due. I giornali e le televisioni che fanno da cassa di risonanza, che
amplificano la voce del padrone, se fossero meno idioti di quanto sono,
dovrebbero affrettarsi a pubblicare al più presto i loro eroici necrologi.
Quando le prime bombe cadranno sulle splendide città europee, quando i centri
politici e istituzionali saranno sventrati e i loro corpi evaporati, inceneriti
assieme ai loro beni e privilegi, non ci sarà nessuno per vergare per loro i coccodrilli.

Esito della guerra nucleare
Ma c’è un modo per fermarli ora? Con i
partiti e i movimenti sindacali europei che ci ritroviamo non è possibile. Su
di loro non si può fare nessun affidamento: in tre anni di guerra non hanno
promosso nemmeno un minuto di sciopero generale europeo. Ci vorrebbero i
pugnali dei congiurati dell’antica Roma repubblicana e le rivoltelle dei
patrioti del Risorgimento per far provare la voluttà della morte a capi di
Stato di Governo che della morte si sono innamorati. Oppure dovremmo convincere
i più assatanati guerrafondai di Bruxelles a fare un esperimento empirico sul
concetto di difesa con cui da ogni parte ci si riempie la bocca.

Usare delle bombe nucleari tattiche - a danni limitati - sul perimetro delle loro case, con loro dentro. Naturalmente dopo avere evacuato in una zona sicura della città tutti gli abitanti contrari alla guerra. I vertici guerrafondai si trasformerebbero in atomi invisibili, gli idioti che gli danno retta cambierebbero immediatamente parere, e del perverso concetto di difesa - in epoca nucleare - passerebbe a tutti la voglia.