Parigi dice NO alla schiavizzazione del lavoro |
Continuiamo a
ospitare altri interventi dei nostri collaboratori sull’uscita della Gran
Bretagna dall’Unione Europea. Poco si è preso però finora in considerazione il
modo scandaloso da parte del Parlamento e dei suoi burocrati, di amministrare
le finanze dei cittadini: 2 lussuose sedi, privilegi di ogni sorta, sperperi
disgustosi, politiche decisamente antioperaie e popolari, sostegno
indiscriminato alle banche e alla finanza più speculativa, schiavizzazione del
lavoro, spese militari alle stelle, trattati internazionali criminali, subalternità
alla politica estera americana, svuotamento di ogni sovranità dei popoli ridotti al rango di burattini. Vogliamo dirla tutta una
volta per sempre? Perché dunque scandalizzarsi se la stragrande maggioranza dei
ceti ridotti in miseria dice NO a tutto questo? [A.G.]
Brexit è una battaglia persa,
ma continueremo a lottare
di Ricken Patel
Cari
avaaziani,
Kapitalismo Killer |
Oggi è un
giorno davvero triste per la Gran Bretagna, per l’Europa e in molti sensi per
tutto il pianeta. Ma in qualche modo potrebbe essere esattamente quello di cui
avevamo bisogno. Perché tutto il progresso a livello mondiale degli ultimi
decenni, nell’integrazione, nella tolleranza e nell’interconnessione tra i
popoli non è qualcosa che si può dare per scontato, ma deve essere sostenuto
continuamente e attentamente da ogni generazione. Le istituzioni che creiamo
per governare le nostre comunità, le dobbiamo sentire, con il cuore, con la
mente, altrimenti muoiono se diventano semplicemente degli ammassi di
burocrazia. Ora più che mai abbiamo bisogno di radicare un'etica, uno spirito,
una cultura sul valore della interconnessione umana se vogliamo affrontare le
forze più oscure e pericolose del nostro passato come nazionalismo e razzismo.
Quasi tutti quelli che hanno fatto campagna per convincere i britannici a rimanere
nell’UE, lo hanno fatto paradossalmente anche loro alimentando paure e
interessi personali - come se l’unico argomento fosse quanti soldi si sarebbero
persi o guadagnati con questa scelta. Questa comunità invece, Avaaz, ha cercato
di portare i valori della fratellanza, della tolleranza, dell’amore tra i
popoli, come parte del discorso pubblico. Purtroppo questa volta, non è stato
sufficiente per vincere. Una impressionante macchina mediatica creata per
alimentare odio e divisioni e diversi politici senza scrupoli hanno contribuito
a convincere il 51,9% dei britannici che la colpa di quello che non funzionava
era dell’Unione Europea. Ma non possiamo lasciarci prendere dallo sconforto:
c’è un processo molto più grande che vede movimenti razzisti e xenofobi in
crescita - in Europa, ma anche negli Stati Uniti dove Donald Trump minaccia
davvero di distruggere decenni di progressi su tutti i fronti, a partire dalla
lotta contro il razzismo e l’emarginazione. Il voto di ieri in Gran Bretagna
deve essere una scossa per far nascere un grande movimento, una scintilla che
riaccenda la passione di ogni cittadino per difendere e lottare per un mondo di
tolleranza, di pace e fratellanza. Quello stesso mondo per cui i nostri
genitori e nonni hanno lottato e lavorato duramente dopo gli orrori di due
guerre mondiali. La fascia dei più giovani ha votato nella stragrande
maggioranza per restare in Europa, e anche negli Stati Uniti sono proprio i
giovani quelli che si stanno opponendo con più forza a Trump. Questo significa che
il futuro può essere dalla nostra parte, ma ora dobbiamo lottare per poter
lasciare un mondo tollerante e giusto alle prossime generazioni. Ci sarà
bisogno di tutto il nostro coraggio e tutta la nostra forza. Clicca qui e
condividi ora, con migliaia di altri cittadini un messaggio di ispirazione,
solidarietà e speranza per questa impresa che abbiamo davanti:
https://secure.avaaz.org/it/love_will_win/?bhvKTcb&v=78411&cl=10285446796&_checksum=41f9cb4f7b86f30c1732cba6d5bf582592b9956965d68a0ad67746fddc3b731b
Nelle scorse settimane, la
nostra comunità ha avuto un ruolo bellissimo e potente -a centinaia di
migliaia abbiamo deciso di affrontare la paura e le divisioni con azioni e
messaggi di solidarietà e integrazione- grazie a migliaia di donazioni abbiamo
comprato intere pagine di giornali e con bellissime azioni abbiamo riempito le
prime pagine, scendendo in strada in tutta Europa, e chiedendo che fosse
rimosso il direttore del giornale che più di tutti diffondeva paura in modo
ingiustificato, e infine facendo migliaia di chiamate a cittadini Britannici
affinché votassero per rimanere. Molti elettori britannici - specialmente
quelli più anziani, e quelli nelle aree rurali dell’Inghilterra - sono stati
convinti che l’Europa e l’immigrazione che questa portava stava minacciando le
loro comunità, la loro libertà e il loro benessere. Alcuni semplicemente
volevano un qualsiasi cambiamento allo status quo. Molto di tutto questo aveva
a che fare con una parte dei media britannici pronti a tutto che sono diventati
strumenti puri di propaganda per l’uscita dall’Unione Europea. Ma dobbiamo
anche riuscire a fare meglio sull’immigrazione - per fare in modo che le scelte
politiche siano capite a fondo nei cuori e nelle teste. Finché non sarà così, i
movimenti che alimentano paure e divisioni continueranno a sfruttare questa
nostra debolezza.
Ci sono nuove e difficili
battaglie all’orizzonte - Trump negli Stati Uniti, Marine le Pen in Francia e
forse addirittura Farage nel Regno Unito.
Ma questo movimento sta
crescendo e diventando ogni giorno più forte. Affronteremo ciascuna di queste
crociate che cercano di dividerci con amore e determinazione.Dovremo crescere
ancora e diventare più saggi per affrontare questo cocktail virale di paura,
nazionalismo e razzismo.
È proprio in questi
momenti bui che nascono nuove possibilità. La parlamentare Jo Cox, assassinata
la scorsa settimana, aveva detto “siamo molto più uniti e abbiamo molte più
cose in comune di quelle che ci dividono.” Ora dobbiamo essere capaci di
ascoltarci e non permettere che l’odio che l’ha uccisa ci schiacci. Onoriamola
impegnandoci ora a lavorare assieme per portare avanti le sue battaglie
d’amore.
Clicca per condividere il
tuo messaggio di unità e determinazione con tutti noi. Ricarichiamoci con la
solidarietà e l’amore in vista delle battaglie che abbiamo di fronte a noi: la
speranza non può essere fermata.
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Con speranza e
gratitudine,
Ricken, Alice,
Emma, Christoph, Luis, Iain, Mia, Melanie,
Fatima, Ben,
Allison, Rewan, Adam, Dan e tutto il team di Avaaz.