ANNUNCIAZIONE A MARIA NELLA PITTURA OCCIDENTALE
di
Gianluca Introzzi*
Orazio Gentileschi
Annunciazione
Il
tema dell’Annunciazione si trova riprodotto in numerosi testi miniati, almeno
dall’anno 1000 in poi. Si tratta di messali, corali, evangeliari, libri d’ore.
L’angelo annunciante di solito pronuncia la frase “Ave Maria gratia plena”, che
si legge su un cartiglio (filatterio) uscente dalla bocca dell’arcangelo
Gabriele. Perché la frase sia leggibile, l’angelo annunciante deve stare sulla
sinistra e la Madonna
annunciata
a destra. Questa impostazione iconografica si ritrova anche in quasi tutte le rappresentazioni
rinascimentali dell’Annunciazione (ceramiche, affreschi, tavole, tele),
indipendentemente dalla presenza del cartiglio, che diventa sempre più raro
mano a mano che ci si inoltra nel XV secolo. Tra le rare eccezioni in cui
troviamo Maria a sinistra, l’Annunciazione di Vrancke van der Stockt (ante
1420/ 1495), oggi al Museo delle belle arti di
Digione.
Sarà
dal manierismo (contraddistinto dalla ricerca di novità coloristica e
compositiva)
in poi che si avranno più numerosi esempi di Annunciazione con l’angelo a
destra e Maria a sinistra. Tra gli autori manieristi o barocchi a cui si devono
delle rappresentazioni con l’angelo a destra:
Carlo
Braccesco (attrib.), Trittico dell’Annunciazione (olio su tavola,
1490/1500)
Museo
del Louvre, Parigi.
Tiziano
Vecellio, Annunciazione Malchiostro (1520) Cattedrale di Treviso.
Lorenzo
Lotto, Annunciazione di Recanati (1534) Museo civico Villa Colloredo
Mels, Recanati.
Scuola
lombarda, Annunciazione (affresco, XVI sec.) Sacello di Santa Maria alla
fontana, Milano.
Autore
ignoto, Pala dell’Annunciazione, Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo
apostoli, Reggio Emilia.
El
Greco, Annunciazione (1570) Museo del Prado, Madrid.
Federico
Barocci, Annunciazione (1582/84) Musei vaticani.
Orazio
Gentileschi, Annunciazione (1623) Galleria sabauda, Torino.
Mattia
Stomer, Annunciazione (1630/32) Galleria degli Uffizi, Firenze.
*Università
di Pavia
Annunciazione