VIAGGIATORI IN CALABRIA
di
Angelo Gaccione
Splendido abito della tradizione
calabrese
Maurel a Cosenza e Paola
Mi sembra davvero poco il
viaggio che André Maurel (saggista, giornalista, romanziere, commediografo e
soprattutto ispettore generale dei musei di Parigi) compie ai primi del Novecento
in un borgo come Paola e in una città come Cosenza, per poterlo seriamente
definire quello di un viaggiatore in Calabria. Innanzi tutto c’è da chiedersi
che cosa si aspettasse di così eclatante un borghese benestante come lui, e se
non si fosse già fatta un’idea precisa su come la Calabria fosse stata tenuta,
su come fosse stata governata ed oppressa, e quali fossero i rapporti sociali
in atto. La Prima guerra mondiale aveva aggravate le cose, e il fascismo
imminente avrebbe mortificato ancor più la Cosenza borghese e liberale
ottocentesca. Visioni di città sporche e mal tenute ne abbiamo davanti agli
occhi a bizzeffe, da Londra a New York a Parigi, e in quest’ultima gli
sventramenti medievali come è poi avvenuto a Roma e non solo. E se si gira
tuttora in questa capitale governativa, non si vedono che muri e portoni
scorticati, sciatteria e degrado nel cuore che più cuore non si può.
calabrese
André Maurel |
È singolare che di Cosenza Maurel venga sedotto solo dagli abiti variopinti, dalle sete raffinate realizzate con maestria e indossate dalle donne con area regale (in questo campo per secoli la Calabria aveva brillato e la coltura del baco da seta era diffusa in ogni dove). E se la notte passata a Paola gli offre “la pace e la letizia del monastero” fino a fargli ritrovare il “senso della comunanza”, di una “fraternità” così intensa da farla assurgere “a ricordo fra i più cari al viaggiatore”, segno è che in quella terra la miseria non aveva cancellato del tutto il senso di umanità e di ospitalità tanto necessari. E se non ne fosse stato toccato nel profondo, come avrebbe potuto scrivere parole come queste: “Sarà la Calabria a segnare, per virtù di quell’incontro, una fra le mie scorribande più care e più pure”?
Troverete i due scritti nella raffinatissima ed elegante edizione dell’editrice Lyriks, calabrese di Cittanova, diretta con competenza e passione da Nino Cannatà ed appena pubblicata in versione bilingue per la curatela di Anne-Christine Faitrop-Porta che è anche autrice della traduzione italiana e dei commenti. Il titolo del volume di Maurel è: Un viaggiatore francese in Calabria (pagg. 174, € 15,00).
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