TISA (Accordo sul commercio dei servizi)
di Alex
Zanotelli
L’IDRA DALLE SETTE TESTE
Il profeta dell’Apocalisse
descrive la Roma Imperiale come la BESTIA dalle sette teste che rappresentano i
sette imperatori. Anche il nostro Sistema economico-finanziario è una Bestia
dalle sette teste che sono i sette importanti trattati internazionali (NAFTA,
TPP,TTIP, CETA, TISA, CAFTA, ALCA), siglati per creare un mercato globale
sempre più liberista sotto la spinta delle multinazionali e della finanza che
vogliono entrare nei processi decisionali delle nazioni.
I trattati che ci
interessano più direttamente ora sono il CETA (Accordo Commerciale tra Canada e
Europa), il TTIP (Partenariato Transatlantico per il commercio e per gli
investimenti) e il TISA (Accordo sul commercio dei servizi). Il CETA sta per
essere ormai approvato, nonostante le tante contestazioni soprattutto per certe
clausole pericolose che contiene. Abbiamo però ottenuto una vittoria: il Trattato
dovrà passare al vaglio dei Parlamenti dei 28 paesi della UE, prima di entrare
in funzione. E questo ci fa sperare che venga così sconfitto.
Anche per il TTIP sia gli
USA che la UE vorrebbero concluderlo entro la fine dell’anno. Infatti
nell’ultimo round di negoziati tenutosi
a Bruxelles dall’11 al 13 luglio, i delegati erano concordi nel voler firmare
il Trattato prima della fine del mandato di Obama. Ma l’opposizione al TTIP è
forte negli USA sia da parte di Trump che di Hillary Clinton, ma anche in campo
europeo, da parte di F. Hollande. La posizione del governo Renzi invece è
sempre più schierata a favore dell’accordo. Ma è in crescendo in tutta Europa
la resistenza all’accordo, soprattutto in Germania. Ma anche in Italia si sta
rafforzando l’opposizione popolare, come abbiamo visto a Roma nella bella
manifestazione del 7 maggio scorso. Questa resistenza al TTIP trova una nuova
forza nell’intervento dei vescovi cattolici degli USA (USCCB) e delle
Conferenze Episcopali Europee (COMECE) che hanno invitato i cattolici a
valutare l’accordo sulla base di una serie di principi etici. “È cruciale che tutte le persone abbiano voce in
capitolo in decisioni che riguardano le loro vite, scrivono i vescovi. La
partecipazione va in particolare applicata ai negoziati del TTIP e per altri
accordi commerciali. Questi dovrebbero svolgersi in sedi pubbliche e attraverso
processi che assicurino che le voci provenienti dai settori più colpiti della
società, possano essere ascoltate e i loro interessi riflessi… In qualsivoglia
accordo devono venire fuori. “ È l’opposto di quanto avviene
con il TTIP. Possiamo dunque sperare in una vittoria: è troppo presto per
dirlo. Dobbiamo continuare a rimanere vigili.
Mi fa invece ancora più
paura l’altra testa dell’idra: il TISA, il Trattato sul Commercio dei servizi,
come scuola, acqua, sanità! Si vuole la privatizzazione di tutti i servizi.
Purtroppo si conosce poco di questo trattato e se ne parla poco. I negoziati
sono in corso a Ginevra in grande segretezza. Vi partecipano i delegati delle
28 nazioni della UE e di 22 altre nazioni tra cui USA, Canada, Australia e
Giappone. Gli interessi e gli appetiti sono enormi perché solo negli USA i
servizi rappresentano il 75% dell’economia. Mentre la UE è il più grande
esportatore di servizi nel mondo con milioni di posti di lavoro. Ora sappiamo
qualcosa di più delle trattative in atto tramite le rivelazioni di Wikileaks.
Tra i documenti troviamo una lettera dell’ambasciatore USA M. Punke, vice
presidente per il commercio degli USA che propone ai negoziatori delle regole
per la gestione dei documenti TISA i quali dovrebbero rimanere segreti per
cinque anni a partire dall’entrata in vigore dell’accordo. In base ai documenti
rilasciati da Wikileaks le nazioni che aderiranno al TISA potranno darsi le
loro regole per il ‘mercato dei servizi’, ma dovranno pubblicare con dovuto
anticipo queste regole. Questo permetterebbe alle multinazionali di fare i loro
giochi. Sulle aziende di Stato, il TISA prevede che queste non possono dare la
preferenza ai fornitori locali. Per di più ogni Stato dovrà fornire agli altri
una lista di tutte le sue aziende di Stato con tutta una serie di informazioni
su di esse. Lo scopo fondamentale di tutto questo è quello di permettere alle
multinazionali e alla finanza di mettere le mani sui servizi, dall’acqua alla
scuola. “I negoziati stanno procedendo a passo veloce e le parti del negoziato
sono impegnate a concludere le trattative entro quest’anno”, così afferma
Viviane Reding, attuale relatore della UE ai negoziati TISA. Ho molta paura che
con il TTIP in difficoltà per il momento (e questo anche grazie alla forte
resistenza popolare), la Bestia non alzi l’altra testa , il TISA, il più
pericoloso e minaccioso dei trattati in discussione. Rischiamo che i servizi
fondamentali come quelli idrici, sanitari, educativi… finiscano nelle mani dei
poteri economico-finanziari mondiali. Sarebbe la più grande vittoria del
mercato globale. Non lo possiamo accettare. Dobbiamo tutti, credenti e laici,
metterci insieme per dire No a questa Bestia dalle sette teste che vuole
imporre il mercato globale neoliberista.
(Per informazioni:
www.stop-ttip-italia.net)
Insieme ce la possiamo
fare.