Una riflessione in versi del poeta
Alberto Figliolia su questo Natale
di consumo e di dolori.
Vigilia di Natale
Che amara ironia in questo
Natale...
Che cosa è divenuto il
Natale, ogni Natale
che ci viene elargito,
che ci viene imbonito,
che ci viene imbandito?
Ancora ieri c'è stata una
strage
e Cristo non era ancora
nato
se non nello sguardo di
una bambina
che si trascinava carponi:
in cerca di un sorso
d'acqua
nell'assurda orba levità
del giorno
che si levava e calava
come vendicatrice spada.
Alle spalle del grappolo
di stracci,
oltre la geografia delle
ossa,
oltre la disfatta della
pelle rugosa
in cui la bambina era
mutata,
grumo di dolore senza più
rancore,
un avvoltoio e un
fotografo,
ambedue pronti a carpirne
l'immagine mortale.
Cristo è nello sguardo di
quella bambina,
in quell'ultimo sguardo.
[Alberto Figliolia]