RIUNIONE COORDINAMENTO
NAZIONALE AMIANTO
Un momento della riunione |
Si
è svolta in data 20/21 luglio 2017 nei
locali del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni , la riunione
del Coordinamento Nazionale Amianto per esaminare e discutere la bozza del DDL N.
2602 (Testo Unico in materia d’amianto) elaborato su iniziativa della
commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro e malattie professionali . Erano presenti le seguenti
associazioni: AEA di Bologna; EARA di Trieste; ContrAmianto di Taranto; AICA di Savigliano CN; Comitato per la Difesa
della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni,
Comitato Permanente Esposti Amianto e Ambiente di Milazzo, Gruppo Aiuto
Mesotelioma di Lecco, un rappresentante SI Cobas del Piccolo Teatro di
Milano; Sportello Amianto.
Sulla base delle osservazioni
inviate da altre associazioni e in base alla discussione dei presenti
rappresentanti delle Associazioni, emerge quanto segue.
La nostra valutazione è assolutamente negativa in quanto il T.U. non
rispecchia quanto negli anni richiesto dalle Associazioni e Comitati delle
vittime; costituisce un arretramento rispetto ad alcune normative vigenti
conquistate.
In particolare il nostro giudizio
negativo si incentra su:
1.Ruolo dell’INAIL per il suo evidente
conflitto di interessi, essendo sia ente accertatore delle malattie professionali
che ente erogatore; quindi noi chiediamo che sia un altro ente ad accertare e
certificare le malattie professionali.
2.Il TU non specifica la necessità di un
protocollo di sorveglianza sanitaria nazionale, cosa che ha già dato luogo a
grandi sperequazioni tra regione e regione, provincia e provincia, con gravi
danni per i lavoratori coinvolti; la nostra richiesta è quindi un protocollo
nazionale uguale per tutto il paese;
3.Il TU mantiene l’ammissibilità del limite
delle 100 fibre litro per l’esposizione all’amianto; noi chiediamo invece che
si operi per giungere al rischio zero; per noi “Amianto zero = rischio zero”;
4.Per quanto riguarda il tema della giustizia
verso le vittime dell’amianto e non solo, noi chiediamo:
a) abolizione dei termini della prescrizione
per i procedimenti che li riguardano;
b) esenzione e abolizione del contributo
unificato indifferentemente dal reddito sia per i ricorsi
previdenziali ed assistenziali che per i
risarcimenti danni;
c) modifica delle norme procedurali relative
all’onere probatorio a tutela vittime;
d) gratuito patrocinio per tutti i soggetti ed
esenzione dalla condanna alle spese processuali e legali in caso di sentenza
negativa o di rigetto.
Per questi motivi le Associazioni
ritengono necessario svolgere alcune iniziative di lotta per rivendicare
un’equa giustizia per le vittime. Sui punti di cui sopra chiederemo quindi un
incontro alla Commissione che ha redatto il TU.
Inoltre, in considerazione delle
numerose sentenze di assoluzione dei responsabili della morte di centinaia di
lavoratori e della reiterata negazione dei diritti degli
esposti ed ex esposti, chiederemo quindi anche un incontro urgente al Ministro
della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura.
AEA di Bologna ; EARA di Trieste ;
ContrAmianto di Taranto ; AICA di Savigliano CN ; Comitato per la Difesa della
Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni , Comitato
Permanente Esposti Amianto e Ambiente di Milazzo , Gruppo Aiuto Mesotelioma di
Lecco , un rappresentante SI Cobas del Piccolo Teatro di Milano; Sportello Amianto.