NOAM CHOMSKY IL GRANDE
LINGUISTA ANARCHICO
COMPIE 89 ANNI
di Concetto Valente
Noam Chomsky |
Avram Noam Chomsky è un
linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense del 1928.
Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology è
riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale,
spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del
XX secolo
Ecco le 10 regole della teoria
della comunicazione di Chomsky:
1- La strategia della distrazione.
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione
che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e
dei cambiamenti decisi dalle élite politiche ed economiche, attraverso la tecnica
del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni
insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per
impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della
scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.
Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali,
imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato,
occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria
come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre
tranquille”).
2-Creare problemi e poi offrire le
soluzioni. Questo metodo è anche chiamato “problema-reazione-soluzione”. Si
crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da
parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si
desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi
la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che sia il
pubblico a richiedere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della
libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male
necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi
pubblici.
3-La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a
contagocce, per anni consecutivi. È in questo modo che condizioni
socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni
degli anni ‘80 e ‘90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità,
disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi,
tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state
applicate in una sola volta.
4-La strategia del differire. Un
altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla
come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento,
per un’applicazione futura. È più facile accettare un sacrificio futuro che un
sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato
immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a
sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio
richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per
abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il
momento.
5-Rivolgersi al pubblico come ai
bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa
discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile,
molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di
pochi anni o un deficiente mentale. Quanto più si cerca di ingannare lo
spettatore, più si tende a usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si
rivolge a una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla
suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, a una risposta o
reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12
anni o meno” (vedere “Armi silenziose per guerre tranquille”).
6-Usare l’aspetto emotivo molto più
della riflessione. Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un
corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo.
Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso
all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori,
compulsioni, o indurre comportamenti.
7-Mantenere il pubblico
nell’ignoranza e nella mediocrità. Far sì che il pubblico sia incapace di
comprendere le tecnologie e i metodi usati per il suo controllo e la sua
schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve
essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza
dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia
e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.
8-Stimolare il pubblico ad essere
compiacente con la mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che è di moda
essere stupidi, volgari e ignoranti…
9-Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia,
per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi
sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si
auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno
dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è
rivoluzione!
10-Conoscere gli individui meglio di
quanto loro stessi si conoscono. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della
scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e
quelle possedute e utilizzate dalle élite dominanti. Grazie alla biologia, la
neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una
conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica sia psichica.
Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli
stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il
sistema esercita un controllo maggiore e un gran potere sugli individui,
maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su se stesso.