di
Vincenzo Viola*
Liliana Segre |
Gli
attacchi sempre più gravi ed esplicitamente fascisti contro la Senatrice
Liliana Segre, gli insulti razzisti gridati contro un bambino che sta giocando
a calcio con i suoi coetanei, la voluta e complice sottovalutazione di ciò da
parte della Giunta regionale della Lombardia, e mille altri episodi quotidiani
e impuniti, intrisi di odio razziale e disprezzo della persona, ci dicono che
il livello di guardia è ampiamente superato anche nella regione che si ritiene
la più aperta, europea, civile espressione dei valori della democrazia.
È
necessario reagire, prima che sia tardi.
Come Associazione S.A.O. - Associazione
Saveria Antiochia Osservatorio antimafia - formuliamo le seguenti proposte,
lieti di poterne accogliere anche altre dello stesso segno.
Come
primo segnale di doverosa presa di distanza da coloro che propagandano e
praticano l’odio razziale, chiediamo che tutte le autorità in carica, dal Consiglio
Regionale a tutti i sindaci lombardi si esprimano esplicitamente contro il
razzismo, non solo quello storico delle leggi fasciste, ma senza ambiguità di
linguaggio anche contro quello attuale. Ciò va fatto in maniera esplicita,
firmando un unico documento che venga reso noto.
Chiediamo
che come naturale conseguenza di ciò tutte le strutture pubbliche rompano ogni
rapporto operativo (come la concessione di spazi per incontri e convegni) e
ogni contatto organizzativo con gruppi e associazioni razziste e dichiaratamente
fasciste.
In
secondo luogo chiediamo all’autorità scolastica della Lombardia di favorire in
tutte le scuole la riflessione sull’art. 3 della Costituzione attraverso
modalità (giornate, ore, lavori, incontri con figure significative, ecc.) da
definire in collaborazione con gli organi dirigenti delle singole scuole e da
inserire nella programmazione scolastica.
*Presidente
di SAO, Milano