DUE OTTOBRE GIORNATA DELLA NONVIOLENZA
di
Peppe Sini
Viterbo. Il
2 ottobre è la Giornata internazionale della nonviolenza, proclamata dall'Onu
nell'anniversario della nascita di Gandhi. Dovrebbe avere la stessa importanza
del 25 aprile, del 2 giugno, del 10 dicembre; dovrebbe essere celebrata in
tutte le istituzioni; in tutte le scuole si dovrebbero fare iniziative di
riflessione e impegno; in tutte le piazze e in tutte le case si dovrebbe
festeggiare e meditare. Invece a tredici anni dalla sua istituzione da parte
dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite continua ad essere negletta.
Eppure ogni persona pensante comprende l'assoluta necessità che l'umanità
abbracci la nonviolenza prima che la furia della violenza da noi stessi
assurdamente e scelleratamente esercitata su noi stessi esseri umani e sulla
natura ci cancelli dalla faccia della Terra.
Ogni persona pensante sa che con gli armamenti attualmente a disposizione la
guerra può portare all'estinzione dell'umanità.
Ogni persona pensante sa che il disastro ambientale provocato dall'avidità dei
poteri dominanti e da stili di vita insostenibili sta avvelenando, devastando e
distruggendo quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera e di
tutti gli altri esseri viventi.
Ogni persona pensante sa che solo la scelta cognitiva, morale e politica della
nonviolenza può salvare l'umanità dalla catastrofe.
Cosa si attende ancora?
Cosa si attende ancora a riconoscerci come un'unica umana famiglia?
Cosa si attende ancora a riconoscerci parte e custodi di quest'unico mondo
vivente, responsabili della salvaguardia del miracolo della vita?
Cosa si attende ancora ad abolire la violenza e a far nascere la civiltà della
misericordia, della solidarietà, della generosità, della responsabilità e della
condivisione?
E' giunta l'ora di abolire la guerra.
E' giunta l'ora di abolire la fame.
E' giunta l'ora di abolire la barbarie della violenza e scegliere e costruire
la civiltà della nonviolenza, dell'umana convivenza, dell'aiuto reciproco, del
bene comune.
Cominciando dal disarmo.
Cominciando dalla cooperazione fra tutti i popoli e tutte le persone per
garantire una vita degna ad ogni essere umano.
Cominciando dall'abolizione di ogni abuso e di ogni schiavitù.
Cominciando dal rispetto e dalla cura per ogni persona e per l'intero mondo
vivente.
Cominciando dalla condivisione del bene e dei beni.
*
La "Giornata internazionale della nonviolenza" del 2 ottobre è un
appello:
Eppure ogni persona pensante comprende l'assoluta necessità che l'umanità
abbracci la nonviolenza prima che la furia della violenza da noi stessi
assurdamente e scelleratamente esercitata su noi stessi esseri umani e sulla
natura ci cancelli dalla faccia della Terra.
Ogni persona pensante sa che con gli armamenti attualmente a disposizione la
guerra può portare all'estinzione dell'umanità.
Ogni persona pensante sa che il disastro ambientale provocato dall'avidità dei
poteri dominanti e da stili di vita insostenibili sta avvelenando, devastando e
distruggendo quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera e di
tutti gli altri esseri viventi.
Ogni persona pensante sa che solo la scelta cognitiva, morale e politica della
nonviolenza può salvare l'umanità dalla catastrofe.
Cosa si attende ancora?
Cosa si attende ancora a riconoscerci come un'unica umana famiglia?
Cosa si attende ancora a riconoscerci parte e custodi di quest'unico mondo
vivente, responsabili della salvaguardia del miracolo della vita?
Cosa si attende ancora ad abolire la violenza e a far nascere la civiltà della
misericordia, della solidarietà, della generosità, della responsabilità e della
condivisione?
E' giunta l'ora di abolire la guerra.
E' giunta l'ora di abolire la fame.
E' giunta l'ora di abolire la barbarie della violenza e scegliere e costruire
la civiltà della nonviolenza, dell'umana convivenza, dell'aiuto reciproco, del
bene comune.
Cominciando dal disarmo.
Cominciando dalla cooperazione fra tutti i popoli e tutte le persone per
garantire una vita degna ad ogni essere umano.
Cominciando dall'abolizione di ogni abuso e di ogni schiavitù.
Cominciando dal rispetto e dalla cura per ogni persona e per l'intero mondo
vivente.
Cominciando dalla condivisione del bene e dei beni.
La "Giornata internazionale della nonviolenza" del 2 ottobre è un
appello:
che
l'umanità lo ascolti.
Che ogni giorno sia il 2 ottobre, che ogni giorno si contrasti la violenza con
la scelta della nonviolenza, che ogni giorno la nonviolenza sia in cammino.
Salvare le vite è il primo dovere.
Sii tu l'umanità come dovrebbe essere.
[*Responsabile
del "Centro di ricerca per la pace,
i
diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo]