UCRAINA. APPELLO DELL’ANPI
Massacratori americani
Torni un grande
movimento per la pace.
Siamo a un passo dal baratro. A chi governa la
Russia, gli Stati Uniti, l'Ucraina, i Paesi dell'Unione Europea, il nostro
stesso Paese, chiediamo un atto di responsabilità e di saggezza. Prima che sia
troppo tardi. Il delirio bellicista va sconfitto dalla forza tranquilla di
Paesi e popoli che sanno che la guerra, oltre a lacrime, sangue e devastazioni,
oggi porta solo alla sconfitta di tutti; basti pensare all'Iraq, alla Libia,
all'Afghanistan.
Lanciamo un appello perché in tutta Italia al più presto si dia vita a iniziative, presidii, manifestazioni unitarie per la pace. Torni un grande e diffuso movimento per la pace, oggi timido, e contro l'irresponsabile corsa al riarmo.
Il riconoscimento dell'indipendenza del Donbass da parte
della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra ed è l'ultimo,
drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento
della NATO ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia.
Auspichiamo che si avvii perciò una trattativa generale sotto
l'egida dell'ONU per ottenere questi obiettivi:
• Contestualmente, l'Ucraina riconosca l'autonomia del
Donbass prevista dagli accordi di Minsk, ma mai attuata dal governo di Kiev,
rispetti la sua popolazione russofona, cessi i bombardamenti in Donbass
confermati dalla fuga di decine di migliaia di civili di quella regione in
Russia, sciolga le milizie naziste, oggi in prima fila nell'attacco al Donbass,
e Putin revochi il riconoscimento dell'indipendenza del Donbass, perché viola
l'integrità territoriale di un Paese sovrano e scatena una serie di reazioni e
controreazioni che possono portare in brevissimo tempo alla guerra.
• L'Unione Europea, nel condannare il riconoscimento
dell'indipendenza del Donbass da parte della Russia, avanzi una proposta di
composizione pacifica del conflitto al fine dell'attuazione integrale degli
accordi di Minsk e avvii finalmente una politica di cooperazione e non di
continua ostilità nei confronti della Russia. La vera forza dell'Europa unita è
nella sua capacità di proporsi come messaggero di amicizia fra i popoli.
• Biden cessi immediatamente sia le clamorose ingerenze nella
vita interna dell'Ucraina iniziate fin dai tempi di Maidan, quando nel governo
ucraino entrò la statunitense Natalia Jaresco, sia le sue dichiarazioni
belliciste e le sue ininterrotte minacce nei confronti della Russia.
• La NATO non può e non deve intervenire in caso di
precipitazione bellica, perché ciò avverrebbe in violazione dei suoi compiti,
che sono limitati alla difesa dei soli Paesi membri dell'Alleanza. In sostanza
va profondamente ridiscusso il ruolo della NATO, che non può essere al servizio
di una politica di potenza, e vanno avviate trattative per un sistema di
reciproca sicurezza che garantisca sia l'UE che la Federazione russa.
Massacratori russi |
Auspichiamo in particolare che il governo italiano rispetti un inviolabile obbligo costituzionale: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
L'Italia può svolgere un ruolo di raffreddamento delle tensioni e di pacificazione attraverso gli strumenti della diplomazia e del negoziato. Così rafforza il suo prestigio internazionale e il suo ruolo di ambasciatrice di pace nel mondo.
Contro il potere della guerra e contro ogni logica imperiale, diamo voce alla pace.