VERSO LA FINE DELLA STORIA?
Gogol, Achmatova,
Bulgakov erano Ucraini, la cultura ucraina è dentro la cultura russa,
"Rus" è nata a Kiev, a Kiev è nato lo spirito nazionale russo. E
dentro alla cultura russa c'è tanta Ucraina sedimentata nei secoli. È una
strage tra popoli fratelli. Se poi veniamo a spostarci nel pensiero, dalla
letteratura alla geopolitica, e dai secoli scorsi a questo inizio di
ventunesimo secolo, questo nostro "secolo fragile", allora debbo dire
che io mi sono sempre chiesto, in questo ultimo decennio, dal 2014 al 2022,
come mai Russia, Ucraina, Nato, America e Europa fossero in apparente perfetta
unità d'intenti nel mettere la sordina alla guerra nel Donbass. Nessuno ne
parlava, nemmeno Putin, che pure avrebbe avuto convenienza a diffondere, a
livello internazionale, consapevolezza su quel conflitto. Poi, arrivando
all'hic et nunc, certo che sono pacifista anche io, e l'ho pure scritto e
motivato; oggi è l'unica possibilità, imporre la pace. Solo così si può evitare
il rischio mortale di un conflitto mondiale, che non tarderebbe a diventare
nucleare, e segnerebbe la fine della Storia, sicuramente, l'autodistruzione
dell'umanità. Detto questo, dico anche che poi ognuno deve trovare pace con la
propria coscienza: io, oggi, nell'hic et nunc, mi rifiuto di mettere sullo stesso
piano chi tira le bombe e chi le bombe le prende sulla testa.
Filippo Ravizza (poeta e critico letterario)