AMBIENTE E GUERRAFONDAI
Firenze, Idra al ministro Guerini: cosa c’entrano
le nuove basi militari col PNRR? Anomalie in Toscana, segnala Idra, anche sui progetti TAV. Vietata dalla questura
l’iniziativa di ‘dialogo itinerante’ proposta venerdì scorso in occasione della
presenza del ministro in piazza Stazione.
Ci sono volute le tante contestazioni dei cittadini,
e le rimostranze (più o meno credibili) delle amministrazioni locali, per
spingere il Governo a ricredersi (in parte) sul progetto di nuova base militare
a Pisa, nella tenuta protetta di San Rossore. Il 12 maggio il ministro
ha incontrato a Roma il sindaco del Comune di Pisa, Michele Conti, chiamato a
ospitare la nuova pesante infrastruttura in area
Coltano, e il presidente
della Giunta regionale della Toscana Eugenio Giani. “Nel corso
della riunione, dopo un cordiale confronto, è stato deciso - recita il comunicato
della Regione Toscana - che verrà emanato
un decreto ministeriale che istituisce un tavolo operativo composto da task
force immobili del Ministero della Difesa, Regione Toscana, Provincia di Pisa,
Comune di Pisa, Ente Parco San Rossore, Migliarino Massaciuccoli e comando
dell’arma dei Carabinieri”. Si parla adesso di individuare ipotesi
alternative al centro polifunzionale di 70 ettari, riallocando sul territorio
le funzioni dei vari reparti dei Carabinieri, ma al di fuori del Parco, a
eccezione del Borgo di Coltano che potrà essere inserito nel progetto
attraverso rigenerazione urbana degli immobili di proprietà pubblica.
“Lei ritiene che sia stato saggio e corretto utilizzare lo strumento del DPCM per un intervento che
avrebbe dovuto prevedere il coinvolgimento delle popolazioni e delle
istituzioni interessate, le quali hanno lamentato invece di esserne state
tenute all’oscuro?”, chiede Idra al ministro della Difesa nella lettera aperta consegnata alla cittadinanza
venerdì scorso, nella giornata dell’annunciata visita per l’inaugurazione della
nuova sede dei Carabinieri in piazza Stazione a Firenze. A giudicare dalla ricostruzione che di questa bizzarra vicenda ha
fatto il gruppo consiliare di Pisa “Diritti in Comune”, diverse stranezze
avrebbero accompagnato il percorso del progetto. “Qualora risulti che le Amministrazioni locali e periferiche dello
Stato siano state interpellate e non abbiano provveduto a esprimere i pareri
eventualmente richiesti - aggiunge quindi Idra - è possibile sapere se
esiste un'adeguata documentazione al riguardo, ed eventualmente avervi accesso?”.
C’è
poi un apparente grave vulnus formale nel procedimento adottato dal Governo,
secondo l’associazione fiorentina. “Nel testo del Decreto - scrive a Guerini
il presidente dell’associazione - leggiamo
un riferimento alla «Governance
del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Apprendiamo
tuttavia dal Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni che “ci sono alcune cose che con il Pnrr non si
possono fare: non si possono fare spese sulla difesa”. Ci domandiamo perciò
di quale grado di legittimità possa godere il DPCM in questione, laddove esso
prevede di utilizzare “le misure di
rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento
delle procedure”, come leggiamo nel testo, quando tali misure sono state
varate in funzione di un Piano, il PNRR appunto, cui è estraneo il tipo di
intervento decretato nell’area di Coltano”.
Insomma, un bel pasticcio, che spinge gli ecologisti
fiorentini a chiedere al ministro: “Condivide
con noi la sensazione che l’immagine del Governo non esca particolarmente
rafforzata dalla necessaria
retromarcia cui assistiamo?”.
Infine, un richiamo alle regole della tanto invocata
Europa anche su altri fronti della spesa pubblica. “Sull’utilizzazione dello strumento del PNRR si ravvisano altre
apparenti anomalie, in Toscana. Ad esempio, il presidente della Giunta
regionale della Toscana Eugenio Giani
e il sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella
vantano l’accesso a quei fondi per opere che nessuna prospettiva di
realizzabilità presentano entro il 2026: è il caso delle infrastrutture di
collegamento fra l’attuale stazione centrale di Firenze di Santa Maria Novella
e l’ipotetica costruenda stazione Circondaria per l’Alta Velocità. Lei non
crede che si evidenzi una qualche confusione, presso gli apparati
amministrativi centrali e locali, nell’interpretare le normative comunitarie, e
una carenza di senso della responsabilità nell’atteggiamento di quanti si
avventurano in tali annunci? E che convenga dunque raccordarsi meglio con la
tanto invocata Europa al riguardo, in particolare col Commissario
all’economia?”.
NB
Alla
richiesta, inoltrata martedì 17 maggio da Idra,
di riproporre venerdì 20 in piazza Stazione una iniziativa di ‘dialogo
itinerante’, il questore di Firenze Maurizio Auriemma ha opposto la
prescrizione che l’attività si svolgesse dalle ore 13 in poi. L’associazione ha
obbedito ma non condivide: la distribuzione alla cittadinanza della lettera aperta al ministro si è svolta quindi
dinanzi all’ingresso della caserma dalle 13 alle 15. Perché mai - ci si domanda
tuttavia - dobbiamo assistere allo spettacolo di autorità che ritengono di
dover vivere in una bolla di lontananza dalla realtà? Che male fa alle più alte
cariche dello Stato un atto di testimonianza civile, pacifica, nonviolenta come
il ‘dialogo itinerante’ che da mesi si pratica amichevolmente nelle strade di
Fire.