DONNE GUERRAFONDAIE
Non è una stupidata femminista – l’ha detto il Papa: le donne
portano la pace! Ecco due autorevoli smentite: Ursula Von Der Leyen e
Annalena Baerbock che guidano la crociata europea contro la Russia. L’allargamento
dell’UE a rimorchio della NATO, come tutte le operazioni di esportazione
della democrazia e dei valori – nessuno ha mai chiesto agli aspiranti
membri se condividessero il progetto di uno stato federale sovranazionale
per consolidare la pace in Europa – è un’iniziativa guerrafondaia tutta al
maschile, ma oggi, che con l’adescamento dell’Ucraina la guerra alla Russia è
diventata una realtà, le donne si distinguono per lo zelo – alle due citate si
potrebbe aggiungere la furbacchiona Merkel, che, come lei stessa ha confessato,
ha preparato l’Ucraina alla guerra, prima favorendo il colpo di stato a
Kiev orchestrato dagli americani – anche qui in prima fila una donna,
Victoria “Fuck the EU” Nuland che portava i panini ai cecchini che sparavano
sulla folla – poi prendendo in giro la Russia per 8 anni, per consentire
all’Ucraina di armarsi. La finlandese Marin e la canadese di origini
nazi-ucraine Freeland che ha plagiato l’idiota Trudeau, sono altri esimi
esempi, e la lista potrebbe continuare. Per uscire dal campo delle leader
politiche, Luigi Mazzella cita le sorprendenti quanto inopportune dichiarazioni
della scrittrice, amica del Papa, Edith Bruck. Prima di chiudere, un doveroso
accenno al quotidiano bombardamento dei centri abitati del Donbass: anche ieri
due morti che per l’Occidente non contano. Molti si chiedono perché la Russia,
che gode di una totale superiorità nella guerra aerea non faccia come gli
americani, ossia non bombardi a tappeto una fascia di sicurezza di qualche
decina di chilometri. La risposta è semplice: la Russia è viziata, vuole una
soluzione politica che duri nel tempo.
Franco Continolo