IL VOLO
di
Cataldo Russo
Giuseppe Pinelli
Pinelli:
il volo dalla Questura di Milano.
Questo
libro, dal titolo Piazza Fontana e dal sottotitolo: “La strage e
Pinelli. La poesia non dimentica”, giunge 54 anni dopo quell’odiosa
strage del 12 dicembre 1969 a Milano con la bomba fascista piazzata alla Banca dell’Agricoltura
in Piazza Fontana, allo scopo di seminare paura e terrore affinché si
reclamasse uno stato forte, di matrice nazi-fascista, in grado di contrastare
l’avanzata comunista e delle forze progressiste e laiche. Quel disegno è
miseramente fallito grazie ai tanti movimenti, alle tante associazioni ai
tantissimi cittadini che si sono mobilitati perché non hanno creduto nemmeno
per un istante alle verità confezionate nei palazzi del potere per confondere
le menti e incitarle all’odio civile. Questo libro ci giunge grazie alla
volontà e all’intuizione di Angelo Gaccione che non ha smesso mai di credere
quanto fosse necessario non stendere il velo dell’oblio su una strage considerata,
e non a torto, la madre di tutte le altre stragi che ci sono state dal 1969 in
avanti, organizzate quasi tutte dai fascisti e dai servizi segreti deviati e
coperte da molti apparati dello Stato e partiti politici. Lo scopo di Gaccione,
che ha curato questa antologia, non è solo quello di mantenere vivo il ricordo
su quei fatti drammatici ma ricordarci che il terrorismo fascista e come un
cane famelico che torna sempre a mordere quanto più la coscienza civile tende a
rimuovere il ricordo e a dimenticare. Inoltre, con questo libro Gaccione ha
voluto colmare una lacuna perché fra le tante forme d’arte e di letteratura che
si sono occupate di quei fatti e, soprattutto, del volo di Pinelli
mancava proprio la poesia, che poi è quella forma espressiva che maggiormente
risente delle emotività del momento.
Giuseppe Pinelli |
Guido Salvini
Il
magistrato Guido Salvini, che è l’autore della introduzione al libro, nel 1969
era uno studente ginnasiale presso il liceo Manzoni di Milano. Egli ricorda
come quell’attentato abbia scosso le coscienze dei giovani e dato un colpo
terribile alla loro innocenza. Infatti, dopo Piazza Fontana la vita dei giovani
non fu più la stessa perché, in un modo o in un altro, si sono trovati a fare
scelte molto impegnative per la loro sete di giustizia e verità. Il giudice
Salvini pur non avendo conosciuto personalmente Pinelli, s’è fatto un quadro
ben preciso sia della personalità dell’anarchico sia della matrice di
quell’odiosa strage per i numerosi documenti che, dalla fine degli anni Ottanta
fino all’emissione della sentenza, ha dovuto consultare per dipanare la fitta
trama di depistaggi, bugie, false testimonianze e accuse strumentali. Nella sua
presentazione scrive anche che l’anarchico del Ponte della Ghisolfa era
profondamente contrario alla violenza come metodo di lotta e che, pertanto, non
avrebbe mai potuto compiere quella strage né da solo né in concorso con altri.
Ricorda anche quanto Pinelli amasse la poesia e che uno dei suoi poeti
preferiti era E. L. Masters, autore dell’Antologia di Spoon River. Proprio in
omaggio a Pinelli, l’antologia si apre con il componimento Carl Hamblin, dove
la giustizia è prima descritta come una bella donna bendata, impegnata a
brandire la spada per colpire “a volte un bambino, a volte un operaio, a
volte una donna o un folle”. Ma quando un giovanotto le strappa la
benda ella appare per quella che è: “una donna dalle ciglia corrose, le
palpebre imputridite, le pupille bruciate da un muco latteo”. A conclusione della sua splendida
presentazione, parlando di Pinelli il magistrato dice: “Con Giuseppe Pinelli
la Giustizia è stata veramente bendata, ha usato solo il braccio con la spada,
ma lo ha reso nello stesso tempo un martire della nostra città, non
dimenticabile e non dimenticato”.
Roberto Cenati
Roberto
Cenati, Presidente dell’ANPI provinciale di Milano, nel suo intervento
sottolinea quanto sia stato importante e quanto lo sia tuttora il valore
dell’antifascismo perché l’attitudine dei fascisti alle trame e agli attentati
non si è mai affievolita. “Ricordare la strage neofascista di piazza Fontana
riveste un ben preciso significato: mantenere vigile l’attenzione dei cittadini
contro i pericoli che la nostra democrazia può correre”, scrive con fermezza.
Roberto Cenati |
Federico Sinicato
Federico
Sinicato Presidente del Comitato dei familiari delle vittime di Piazza Fontana
ripercorre quei fatti evidenziando, qualora ce ne fosse bisogno, le troppe
complicità e responsabilità dello Stato nella strage.
Gli
interventi critici e le testimonianze terminano con uno scritto di Gaccione
sulle due lapidi, apparentemente identiche, dedicate a Pinelli e poste l’una
accanto all’altra Gaccione dice che la differenza c’è, anche se chi non conosce
i fatti difficilmente può coglierla. Quella a firma degli studenti e dei
cittadini annovera Pinelli nel conteggio complessivo delle vittime: “Ucciso
innocente nei locali della Questura il 15 dicembre 1969”, mentre quella del
comune recita: “Innocente morto tragicamente nei locali della
Questura”. Gaccione ci fa notare che entrambe sono accomunate
dall’aggettivo innocente, ma nella lapide del comune tale aggettivo stride
enormemente con morto tragicamente, come a voler assolvere chi
quella sera era nella stanza a torchiare l’anarchico. L’analisi del circolo
anarchico “Ponte della Ghisolfa”, approfondisce in maniera analitica e ironica
la storia delle due lapidi, ripercorrendo la vicenda fin dall’inizio.
Federico Sinicato |
Personalmente
sono certo che le poesie dedicate a Giuseppe Pinelli sono molte di più delle
44/45 pubblicate in questo libro, perché la poesia è tra le forme d’arte quella
più adatta a tradurre le emozioni e le passioni che scaturiscono dai drammi e
dalle tragedie. Quindi, un momento così doloroso e tragico come quello del 12
dicembre 1969 non poteva non avere nella poesia la forma d’arte più adatta ad
esprimere il dolore per quelle diciassette vittime più gli 88 feriti causato
dallo scoppio della bomba. Ma soprattutto non poteva non avere dei cantori
liberi e appassionati per la dolorosa e tragica vicenda umana del ferroviere
Giuseppe Pinelli.
Autori
Vari
Piazza
Fontana. La strage e Pinelli
La
poesia non dimentica
Interlinea
2023
Pagg.
168 euro 14