SIPARIETTO ANTIFASCISTA
di Vincenzo Talarico
Undicesima
puntata
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Ad
una gara di nuoto per il campionato, si presenta un omino sbilenco e sciancato.
Starace
non vorrebbe accettarlo fra i concorrenti, ma egli insiste asserendo che
arriverà primo se, mentre è in acqua la banda intonerà “Giovinezza” e non smetterà di suonare fino al suo arrivo al traguardo. Starace interessato
accetta.
L’uomo
si butta in acqua; la banda suona. Ecco che si vede il nuotatore partire come
una freccia e tagliare il traguardo in un attimo. Feste, battimani ecc.
Starace
l’abbraccia e poi gli chiede: “Ma come fai a nuotare così svelto?”
Risponde
il vincitore: “Ah eccellenza quando io sento suonare ‘Giovinezza’
mi girano così forte... che diventano addirittura un’elica”.
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In
uno scompartimento pieno di gente c’è un prete.
Viene
l’ora di mangiare e ciascuno tira fuori dalla valigia un misero sfilatino scuro
e male imbottito. Il prete, invece, ha in un pacchetto due magnifiche fette di
pane bianco con una ricca dose di prosciutto. Tutti lo guardano con invidia.
Lui resta un po’ imbarazzato, poi dice sorridendo e accennando prima al suo
pane e poi a quello degli altri: “Questo è per grazia di Dio, e quello per
volontà della nazione!”
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Il
marito chiede alla moglie: “Sei andata ad uccidere Mussolini?”
Risponde,
lei: “Macché! C’era la fila!”
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Ricetta
per cuocere i pesci senza olio:
“Si
mettono i pesci in un tegame, si copre. Dopo qualche minuto si bussa sul
coperchio con le nocche delle dita dicendo: Ecco Mussolini - e i pesci dicono
subito: siamo fritti!”
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La
moglie si lamenta col marito perché non si trova niente da mangiare: il marito
butta la rete nel fiume, pesca una bella quantità di pesciolini e contentissimo
chiama la moglie.
Questa
accorre, ma vedendo la preda torce la bocca: “Ho fame: chi me lo dà l’olio
per friggerli?”
Il
marito, furibondo, prende il secchiello con i pesci e lo rovescia nel fiume.
Appena
l'acqua è ritornata calma si vedono le testine dei pesciolini spuntare alla
superficie gridando: “Duce! Duce!”
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Il
Presepe da qualche anno non si può più fare perché
la
Sacra Famiglia è in rifugio, il bue in scatola e l'asino a Palazzo Venezia.
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Quando
si iniziò alla radio la trasmissione “Canti della Patria in Armi”, la
prima canzone radiodiffusa incominciava così: “Dopo aver mangiato, mangiato
e ben bevuto…”.
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Il
bambino dice alla madre:
Tu
dici sempre “figlio
di mamma!”;
il
prete in chiesa dice che sono figlio di Dio;
il
Partito dice che sono figlio della lupa;
oggi,
per strada mi hanno detto “figlio di…”,
Ma
insomma, si può sapere di chi sono figlio?