IDIOTI
ANTIFASCISMO E
DEMOCRAZIA
di Franco Astengo
Carlo Sibilia |
Prescindendo dal merito della
legge che intende colpire la propaganda fascista approvata ieri in prima
lettura dalla Camera e che sicuramente presenta difficoltà e zone d’ombra
(considerato anche la parte proponente, quella del PD, e il ruolo da essa avuto
nei reiterati attacchi alla Costituzione, come si cercherà di precisare meglio
in seguito) l’elemento più impressionante della giornata politica di ieri è
sicuramente rappresentato da questo tweet emesso da un deputato 5 stelle: Carlo
Sibilia
✔ @carlosibilia
Oggi la Apple presenta l'#iPhone8
noi in parlamento siamo costretti dal #PD a discutere di #fascismo vs
#comunismo ...#fatevoi #AppleEvent.
Una dichiarazione davvero
impressionante per la dimostrazione che contiene di superficialità e incultura.
Una dichiarazione molto pericolosa che segue alle dichiarazioni rilasciate a
suo tempo (campagna elettorale 2013) dall’allora “capo della coalizione”
Movimento 5 Stelle Grillo, circa “l’antifascismo che non gli compete”. Non
possiamo lasciare cose del genere sotto silenzio. La nostra replica non può
lasciare adito ad alcun dubbio: L’Antifascismo è l’elemento fondativo della
democrazia italiana; la Costituzione è Antifascista. Non sviluppiamo qui, nel
ricordare questi principi fondamentali, alcun passaggio retorico ricordando la
tragedia della seconda guerra mondiali della quale il fascismo fu il principale
responsabile; i sacrifici, la lotta, i lutti, le devastazioni che segnarono
quel tragico periodo. Fu tutto vero e compiuto -appunto-senza retorica, come il
gesto quotidiano di un dovere da compiere verso se stessi e i propri ideali. La
Resistenza e il 25 Aprile rappresentarono il capitolo più importante della
storia del Paese. I partigiani lottarono per la libertà e per l’affermazione
dell’indipendenza nazionale, la loro lotta aprì la strada per un riscatto
sociale che le vicende degli ultimi anni hanno sicuramente messo in
discussione, attraverso un attacco pesante alle condizioni materiali e ai
diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci sono state anche pesanti
modifiche allo stesso dettato Costituzionale, come quelle relative all’articolo
81 sul pareggio di bilancio e si è tentato anche di modificarne il senso
complessivo attaccando a fondo la centralità del Parlamento (e stanno su questo
punto le incancellabili responsabilità del PD che non può certo pretendere di
rifarsi un volto su questo terreno presentando un antifascismo di facciata). Il
tentativo di stravolgimento della Costituzione però, come tutti ricordano, è
stato respinto con il voto popolare del 4 dicembre 2016. La riaffermazione, con
grande forza, dei valori dell’antifascismo deve quindi accompagnarsi con la
richiesta di piena applicazione del dettato costituzionale, come non è avvenuto
nel corso del tempo e di respingimento degli ulteriori tentativi che nonostante
il voto popolare sono ancora in atto di stravolgere il senso della nostra
democrazia repubblicana.