di
Vinicio Verzieri
Opera di Vinicio Verzieri |
Il
primo impulso è cercarla in un libro, un romanzo dove suppongo ci possa essere,
ma riflettendo, ci potrei solamente trovare delle sporadiche orme del suo
passaggio. Lei non è visibile, si percepisce la presenza come avviene per un
profumo o un tepore. è una
sensualità di donna provocante, dolce e con modi signorili. Le fattezze non
appartengono nemmeno alla fantasia, è come sapere che nella stanza attigua c’è
chi ti è famigliare, ti dà sicurezza, comprensione e amore, ma non si rivela.
Dicono che appartiene allo scritto, non è vero, lei ha superato questo confine,
è presente nel quotidiano, nel cinema, nella danza, nel teatro, nel viaggio e
in altri ambiti. si discute se è o deve essere elegante, raffinata,
impeccabile, ligia al rispetto formale, pregna di valori o libera con la
spontaneità e la purezza di un bimbo che esprime gioia o dolore con semplicità
che tocca la sensibilità di chi sa guardarsi dentro. Procedo con la guida
dell’istinto verso luoghi sconosciuti e in essi trovo nell’aria la presenza impalpabile
di un piacere che transita nella ragione e si posa nell’intimo con una
sensazione legata al sentimento. Sembra di trovarti accanto la tua amata che è
molto distante. Se distendo il braccio per prenderla, la sento alla stregua dei
rapporti amorosi nei sogni. è una
sinfonia con gambe lunghe, seno
turgido e prosperoso, bocca dalle molle espressioni oltre ai baci e occhi
narranti con parole che appartengono solamente a lei. Si può divagare,
sorridere, entusiasmarsi, disquisire, sorridere, immalinconire, rattristarsi,
soffrire, gioire e tinger d’ogni colore il verbo.
Quando
riesco a sintonizzarmi con lei, la prendo a braccetto e percorriamo la via
della creatività.
Vorrei
presentarla agli altri per condividere la sua magnificenza, ma non ci riesco,
non perché lei sia sfuggente, ma per i limiti percettivi altrui.
Ha
vita eterna, è onnipresente, unica e decisa, un angelo custode; è la bellezza,
la luce, l’estasi, l’armonia e l’etereo che ha materia che nutre lo spirito. Si
apre a luce solare coi raggi a sfera che danno vita. Alterna la sua andatura
ora ondeggiante or altra gioiosa o molto composta. è disponibile, caritatevole, altruista, sa concedersi a chi è
capace di prenderla. Non si prostituisce, non si fa corrompere, ha un elevato
senso di responsabilità. Mantiene le distanze dai falsi corteggiatori, non
conosce riposo, il tempo è sempre al presente, ignora le stagioni della vita.
Ci insegna la penetrazione viva e partecipativa degli eventi, il distacco con
veduta obbiettiva e creativa e ad amare. Ricusa le guerre, ma in esse attinge
umanità e riflessioni sulla necessità di belligere e sulla morte. ci insegna la
visione e l’analisi introspettiva e lo sviluppo dell’autocritica. Sviluppa la
curiosità, l’osservazione, il godimento delle cose, l’analisi degli eventi e
gli altri punti di
vista. Non è
esibizionista. Lei, aria, entra in tutti, ma resta in pochi che ne prendono
consapevolezza.
Quando
l’affianco, non concede dialogo, ma fa scivolare la sua linfa nella creatività
con tacito dettato. L’ho corteggiata, provato tante volte a definirla, ho
chiesto ad altri esperti, ma quasi nessuno è uscito dal banale; i dizionari
sono aridi e imprecisi. Certamente la definizione non dà la vera immagine,
aiuta se è profonda a capire che lei ha grandi meriti e richiede un alto
rispetto. Quanti scrittori non si pongono l’interrogativo nel mettere mano alle
loro opere. Io faccio il contrario, se ciò che mi accingo a scrivere è il
giusto abito per la letteratura, proseguo, altrimenti mi fermo o non inizio.
Che
peccato non ricevere il fascino di lei, le sue fattezze sono al massimo, anche
se non appartengono a forme concrete, toccano l’acme. Essendo una componente
dello spirito, automaticamente, si pone su un piano superiore. Lei spazia fin
oltre le stelle, racchiude la saggezza del mare e del cielo. Mi inchino alla
sua presenza.
La
letteratura insegna a percepire il sottile spirito delle cose, si dà senza
chiedere ricompense e la sua gioia è quella dello spirito di chi è
riconoscente.
[Pescara
21-8-2020]