DI ODIO SI MUORE
di Luigi Mazzella
Il mondo
cosiddetto Occidentale vive nell’irrazionalità più piena e sconcertante e ciò
che è peggio non sembra avvedersene (o, probabilmente, c’è chi fa in modo
che non se ne accorga, riuscendovi). Un esempio, nella vita pubblica,
basta per tutti: la norme scritte da Nordio sulla separazione delle
carriere in Magistratura non cambiano minimamente i termini dell’indipendenza
del pubblico Ministero che continua a non rispondere (per niente ed a nessuno)
della sua responsabilità (con conseguente, civilissimo e sacrosanto obbligo di
risarcimento per i danni arrecati) a causa delle aberrazioni di
tiro nell’emissione dei suoi cosiddetti “avvisi di garanzia”, eppure il coro
degli anatemi contro la riforma del guardasigilli non si attenua ma cresce! Più
irrazionali di così!
C’è da chiedersi: Perché ciò avviene?
Perché l’uomo Occidentale sbarella così tanto con il suo raziocinio, sino al
punto da sembrargli del tutto naturale di non farne più uso?
- Elementare Watson! - risponderebbe
Sherlock Holmes - Tutto ciò che compone la cultura Occidentale è frutto
dell’irrazionalità delle sue cinque “credenze” (tre religiose e due
politiche) che hanno annullato ogni sua capacità critica, cancellando la
filosofia, regina della conoscenza nell’evo greco-romano,
pre-cristiano, con sofisti e presocratici.
È razionale pensare che al di là
della realtà materiale, concreta e conoscibile (peraltro: in misura sempre
maggiore e profonda con il progresso scientifico e tecnologico) ve ne sia
un’altra immateriale, indistinta, inverificabile, priva di ogni sia pur minima
prova, o definita, con brutto termine, iperuranica? No! Ci si può
arrivare solo con l’immaginazione, con l’emozione, con la fantasia, con il
sogno, con la paura, con l’incubo, con il trionfo incontrastato
dell’irrazionalità che finisce, poi, per estendersi, come un cancro
invasivo, a tutto l’agire umano. È razionale, per esempio, contrastare la
natura umana avversando il libero uso dei propri sensi, costringendoli a muoversi
in direzioni (“contro”) dettate non si sa da chi e perché (se non
immaginando ipotesi di potere nascenti dal perdono)?
È razionale, dopo i racconti biblici
(verosimili anche se non provati) di Caino e di Abele, dopo le visioni
hobbesiane (agevolmente riscontrabili negli eventi della storia e della
cronaca) dell’homo homini lupus, dopo il racconto storico,
purtroppo veritiero, delle Crociate, delle cruente conquiste
spagnole del Centro America, delle colonizzazioni soprattutto britanniche,
olandesi e portoghesi, del massacro dei pelle rosse in America,
dei lager nazisti e dei gulag bolscevichi, dello sterminio
di civili a Gaza credere ancora che a dominare il mondo dell’Occidente sia
l’amore per il prossimo, il benessere collettivo e il desiderio generoso e
diffuso di una popolazione di eguali? Poniamoci tali domande e diamoci delle
risposte!


