Un sorriso infinito
Una giovane donna chiusa
nel suo paltò è seduta nel tavolo
ad angolo del caffè di lago. La guardo,
le sfioro la spalla, sussulta, si volta
e mi regala in silenzio un sorriso,
un sorriso infinito. Come infinito
è stato il nostro amore di passo.
Ricordo ancora una sciarpa a colori,
la luce dei suoi occhi, il pianto,
e il fischio del treno che per decoro
borghese la riportava a Ginevra.
Era un’alba di ottobre. Pungeva l’òlea.
Franco
Esposito - Stresa