Il 25 aprile 1945 tra due città: Milano e San Francisco
di
Michela Beatrice Ferri
Opera dell'artista Giuseppe Denti |
Mercoledì 25
aprile 1945. Scrive don Francesco Motto: «Alle
sette del mattino il cardinale arcivescovo Ildefonso Schuster si recò alla
chiesa di S. Vittore per presiedere la processione di penitenza e per celebrare
la messa. Durante la predica suonò per l'ultima volta la sirena: il cessato
allarme non suonò più, né quel giorno né mai. Quel 25 aprile crollava sotto
l'urto dell'insurrezione interna, congiunta con la pressione degli alleati dal
meridione, il bastione che nell'Italia del nord i nazisti avevano cercato di
creare; con esso veniva anche travolto il regime fascista nella sua espressione
di Repubblica Sociale Italiana, satellite dell'occupante tedesco».
A Milano, alle ore 8.00, presso il
collegio dei salesiani Sant’Ambrogio di Via Copernico si riunisce il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia (CLNAI)
che approva all’unanimità la proclamazione dell’insurrezione nazionale. Tra i
decreti che vengono emanati, lì, in Via Copernico, si sancisce l’insurrezione
generale in tutto il Nord Italia, sono istituiti i tribunali di guerra, e sono
disciolti i reparti armati fascisti. Sempre in questa sede vengono nominate le
commissioni di giustizia per la funzione inquirente, i tribunali di guerra e le
corti d’assise popolari per quella giudicante. Inoltre, si stabilisce inoltre
che «i membri del governo fascista e i
gerarchi del fascismo colpevoli di aver
contribuito alla soppressione delle garanzie costituzionali, di aver distrutto
le libertà popolari, creato il regime fascista, compromesso e tradito le sorti
del paese e di averlo condotto all’attuale catastrofe, sono puniti con la pena
di morte e nei casi meno gravi con l’ergastolo». «Vi è implicita, se può dirsi
implicita una cosa così evidente, la condanna a morte di Benito Mussolini e dei gerarchi fascisti».
Nel pomeriggio, in quella stessa Milano, le fabbriche sono occupate dagli
operai armati. Alla fabbrica “Innocenti” di Lambrate viene issata su un
pennone una bandiera rossa, mentre i tedeschi sono ancora asserragliati nello
stabilimento.
Dall’altra parte del mondo, a San Francisco, un altro 25
aprile avrebbe ricoperto una certa importanza per la storia contemporanea. Durante
la Conferenza di Jalta, tenutasi dal 4
all'11 febbraio del 1945, venne ribadita la volontà di istituire
un'organizzazione internazionale per la salvaguardia della pace e della
sicurezza. Proprio a questo scopo si stabilì la “Conferenza di San
Francisco”,
che si tenne il 25 aprile 1945.
Tra il mese di Aprile e
il mese di Giugno del 1945, mentre era in corso il sesto anno della Seconda
Guerra Mondiale, i due edifici originari del San Francisco War Memorial
divennero il luogo di nascita delle Nazioni Unite. Molte delle sessioni
plenarie della “Conferenza delle Nazioni Unite sull’Organizzazione
Internazionale” -la conferenza in cui si riunirono i rappresentanti di
cinquanta nazioni- ebbero luogo nella War Memorial Opera House. Qui vennero
elaborati i 111 articoli della Carta, che fu poi adottata all’unanimità il 25
giugno 1945.
Fu nel Veterans
Auditorium -ora chiamato “Herbst Theatre”- che il Presidente degli Stati Uniti,
Truman, altri capi di stato e politici firmarono la Carta delle Nazioni Unite:
era il giorno successivo, il 26 giugno 1945. Così si concluse la Conferenza di
San Francisco.
Due diverse città, che
io amo -anche se Milano è la “mia” città-. Un giorno celebre: il 25 aprile. E
quel piccolo tram proveniente da Milano, con le panche in legno, che attraversa
Lombard Street!