In Sicilia la regia dei voli-spia Usa in
Tunisia
di Antonio Mazzeo
“Le attività
nello spazio aereo tunisino di velivoli in missione di sorveglianza rientra
nell’ambito della cooperazione militare e d’intelligence con l’Unione europea
per la lotta al terrorismo”. Alla vigilia di Pasqua, il ministro degli affari
esteri tunisino Taieb Baccouche ha fornito la sua versione sulle attività del
bimotore Super King Air 300 che dal mese di marzo decolla da Pantelleria per
poi raggiungere la regione di Kasserine e le aree impervie di Monte Chaambi,
Djebal Salloum e Foussena, dove sono in corso sanguinosi combattimenti tra le
forze armate e i gruppi armati ribelli d’ispirazione islamico radicale.
Voli-spia top secret che secondo Tunisi sarebbero coordinati in partnership con
Bruxelles, ma che invece sono eseguiti da contractor statunitensi su mandato
del Pentagono e la supervisione del Comando della stazione aeronavale US Navy
di Sigonella, in Sicilia.
“Nel dare conferma delle missioni del bimotore
statunitense, il ministro Baccouche preferisce parlare di cooperazione con
l’Unione europea mentre tutti gli elementi in nostro possesso ci consentono di
dire che si tratta piuttosto di cooperazione con le forze armate Usa”, spiegano
i giornalisti tunisini Kais Zriba e Malek Khadhraoui, i primi ad aver
documentato le attività d’intelligence da Pantelleria. Dall’ufficio nazionale
per l’aviazione civile Zriba e Khadhraoui hanno appreso che il Super King 300,
numero di matricola N351DY, sorvola lo spazio aereo della Tunisia perlomeno da
un mese. “Le operazioni aeree in Africa settentrionale e nel Mediterraneo sono
realizzate da decenni dagli Stati Uniti e dai paesi partner della regione”, ha
dichiarato ai due giornalisti Benjamin Benson, addetto stampa di US Africom, il
comando delle forze armate Usa per il continente africano. “In stretto
coordinamento con il Dipartimento di Stato e i paesi partner africani, US
Africom supporta una serie di missioni di sicurezza come la sorveglianza,
l’antiterrorismo e la lotta contro la pirateria. Si tratta di sforzi per
promuovere la stabilità e rafforzare le nostre relazioni in Africa. US Africom
è impegnato ad assistere i paesi alleati, a scambiare continuamente
informazioni e risorse e rispondere alle richieste d’assistenza. Non possiamo
fornire dettagli sulle nostre missioni, ma possiamo però confermare che
l’operazione aerea in questione s’iscrive nel quadro degli sforzi
multinazionali per la stabilizzazione della regione”. Sempre secondo Benson, i
voli del velivolo Usa all’interno dello spazio aereo tunisino “sono condotti
con l’autorizzazione del governo nazionale”.
I decolli da Pantelleria per le operazioni
d’intelligence, sorveglianza e riconoscimento sono stati confermati dallo Sato
Maggiore dell’Aeronautica militare italiana. “Quello rischierato a Pantelleria
è un veicolo americano che sta eseguendo voli sperimentali sulla Tunisia con il
supporto logistico della componente di stanza a Sigonella, sulla base di
accordi bilaterali che riguardano esclusivamente Stati Uniti e il governo di Tunisi”,
ci ha dichiarato il Capo dell’Ufficio pubblica informazione dell’Aeronautica,
colonnello Urbano Floreani. “L’Aeronautica italiana non rientra in queste
attività e non vengono rilasciate da noi autorizzazioni di sorta. Gli Stati
Uniti ci hanno spiegato che le autorità tunisine sono interessate a questo
nuovo sistema che può e potrà essere utilizzato per il monitoraggio e la
raccolta di dati sensibili. L’interesse della Tunisia per questo assetto aereo
è relativo alla possibilità di un suo eventuale acquisto”.
L’aereo che senza autorizzazioni o controlli da parte
delle autorità italiane decolla da Pantelleria per partecipare alla guerra al
terrorismo in Tunisia, è di proprietà dell’Aircraft Logistics Group LLC,
società del gruppo finanziario Acorn Growth Companies (AGC), con sede a
Oklahoma City. Dal 2009, tutti gli investimenti di AGC nel settore militare
sono di pertinenza della controllata AGC Aerospace & Defense, specializzata
in particolare nello sviluppo di programmi e sistemi di sorveglianza aerea e
intelligence (ISR) e nella gestione di missioni aeree speciali per conto del
Dipartimento della difesa Usa. Un’altra controllata del gruppo di Oklahoma
City, AGC AeroComposites, cura la progettazione, la costruzione e
l’assemblaggio di componenti e apparecchiature destinate a velivoli
aerospaziali e agli elicotteri da guerra delle holding Sikorsky,
AgustaWestland, Bell Helicopter e Boeing. Recentemente, il Comando per le
operazioni speciali e di supporto di US Army (SOFSA) ha aggiudicato ad AGC
AeroComposites la produzione del Multi-Station Lightweight Armament Support
System (MSLASS) destinato alla flotta d’elicotteri MH-60M. L’azienda
statunitense produce inoltre il Lightweight Armament Support System (LASS), il
sistema di supporto per lo stazionamento di armi sugli elicotteri UH-60 e il
Composite Universal Weapons Pylon (CUWP) per l’elicottero da riconoscimento e
combattimento Bell Ok-58 “Kiowa Warrior” dell’esercito Usa. Negli stabilimenti
di AGC AeroComposities si producono pure i sistemi ottici destinati ai
cacciabombardieri di ultima generazione F-35 Joint Strike Fighter di Lockeed
Martin.