UN GIGANTESCO CORTEO PER LA PALESTINAdi Giuseppe Natale
La manifestazione nazionale a Milano contro il
genocidio e per la Palestina libera e in dipendente. Un grande corteo di oltre 50.000
persone molto sentito e partecipato: in testa le diverse realtà e associazioni
palestinesi che animano la resistenza civile e pacifica a Milano e in Italia. E
tante associazioni, comitati, sindacati di base, forze politiche e sociali; una
nutrita rappresentanza di sezioni Anpi (nonostante il silenzio assordante e
ipocrita del gruppo dirigente). Ho partecipato al corteo non solo a titolo
personale, ma anche a nome di ANPI Crescenzago-Milano e assieme ad altre
sezioni dell'associazione. Non è mancata la provocazione: voluta, strumentale, marginale
e insignificante. Quei giovinastri vestiti di nero perché non sono stati
preventivamente neutralizzati dalle forze dell'ordine? Invece pronto il
drappello di poliziotti a menare pacifici manifestanti.
Interrogativo inquietante, all’indomani del decreto cosiddetto
Sicurezza (un simil golpe bianco) che neanche il Presidente della
Repubblica ha fermato!A sera vedo il Tg3 che mostra solo le immagini di qualche
poliziotto che manganella e non fa vedere il serpentone pacifico, le bandiere
palestinesi e della pace, e non fa sentire le parole d’ordine stop genocidio,
fermare la macchina bellica israeliana e l’occupazione, l’appropriazione
coloniale delle terre palestinesi. Informazione vergognosamente distorta, che
vuole oscurare il genocidio in corso a Gaza e in Palestina. Idem su quasi tutti
i giornali. Con il Fatto e il Manifesto che relegano la notizia nelle pagine
interne, anziché riportarla in prima pagina. Il variegato multiforme e
multicolorato corteo ha dimostrato in modo inequivocabile: - forte e
partecipata solidarietà con i palestinesi che in Italia, e a Milano in
particolare, testimoniano ogni sabato la loro pacifica resistenza contro
il genocidio perpetrato quotidianamente da 18 mesi dal governo e
dall'esercito israeliani, con il gravissimo e principale sostegno di USA ,
Europa e Italia; - ulteriore dimostrazione, all'indomani dei 100.000 scesi in
piazza con i 5Stelle, della volontà popolare di fermare le micidiali macchine
belliche, per la pace e i diritti fondamentali di tutti i popoli, contro armi e
riarmo, e per dire stop al genocidio a Gaza e in Palestina.
Suggerisco di
ripetere sui mezzi di informazione accessibili il memorandum quotidiano dell’agenzia
d’informazione sul Medio Oriente: “Ci sono ancora coloro che obiettano che non
si tratta di genocidio (quello di Gaza); e affermano: dire che Israele commette
genocidio è una bestemmia”. Ed è proprio questa affermazione una vera
bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal
nazismo.
Un grande corteo di oltre 50.000
persone molto sentito e partecipato: in testa le diverse realtà e associazioni
palestinesi che animano la resistenza civile e pacifica a Milano e in Italia. E
tante associazioni, comitati, sindacati di base, forze politiche e sociali; una
nutrita rappresentanza di sezioni Anpi (nonostante il silenzio assordante e
ipocrita del gruppo dirigente). Ho partecipato al corteo non solo a titolo
personale, ma anche a nome di ANPI Crescenzago-Milano e assieme ad altre
sezioni dell'associazione.