I grandi
affari dei progettisti del centro droni Usa
a Sigonella
a Sigonella
di Antonio Mazzeo
“Noi rafforzeremo le nostre capacità di
comunicazione con i comandi di guerra grazie alla stazione di telecomunicazione
satellitare che realizzeremo a Sigonella, uno dei progetti strategici più
importanti dei prossimi anni dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti
d’America”. Fu così che il 14 aprile 2011 il vicesegretario dell’US Air Force,
Terry A. Yonkers, presentò in Commissione bilancio del Senato USA il progetto
di costruzione nella grande base aeronavale siciliana dell’UAS SATCOM Relay
Pads and Facility, il terzo centro di controllo delle telecomunicazione
satellitari a livello mondiale dei droni statunitensi.
Il nuovo sito con tutte le attrezzature necessarie a supportare
il sistema degli aerei senza pilota (Unmanned Aircraft System - UAS) sarà
realizzato nei prossimi mesi a NAS 2 Sigonella (la stazione di US Navy), in
un’area di 1.200 metri quadri circa di superficie, dopo la demolizione delle
infrastrutture sino ad oggi ivi ospitate. Per la costruzione della nuova
facility il bando di gara pubblicato dall’ufficio progetti del Dipartimento
della Marina USA di Napoli prevede una spesa compresa tra i 10 e i 25 milioni
di dollari a cui si aggiungeranno 1.225.000 dollari per l’acquisto delle
apparecchiature destinate al Sistema di comando, controllo e telecomunicazione
dei droni di guerra.
“L’UAS SATCOM Relay Pads and Facility di Sigonella
consisterà in attrezzature ed equipaggiamenti altamente sofisticati per le
attività operative, amministrative e di manutenzione, così come di dodici
ripetitori per le telecomunicazioni satellitari con i velivoli senza pilota,
macchinari e generatori di potenza, un edificio centrale di comando e
controllo, strade di accesso, infrastrutture di supporto e condutture
sotterranee in connessione con la facility militare di Ramstein, Germania”,
riporta la scheda progettuale predisposta dalla società di architettura,
ingegneria e design RLF and Transystems con sede a Winter Park, Orlando, Florida.
La nuova stazione di Sigonella opererà infatti da base “gemella” dell’impianto
realizzato quattro anni fa a Ramstein, assicurando così l’“indispensabile”
backup alle operazioni di telecomunicazione satellitare con tutti i droni USA
impiegati nei teatri di guerra planetari. Attualmente dalla UAS SATCOM Relay
Facility di Ramstein i segnali vengono trasmessi ai satelliti militari operanti
nello spazio in banda Ku e alla grande base aerea di Creech (Nevada), la
principale centrale di US Air Force per le operazioni con gli aerei senza
pilota (dai grandi velivoli-spia “Global Hawk” ai droni-killer “Predator” e
“Reaper”).
Alla implementazione del programma che sancirà il ruolo
di Sigonella come capitale mondiale dei droni partecipano ancora una volta le
società statunitensi e italiane che hanno progettato quasi tutte le
installazioni di proprietà e uso esclusivo delle forze armate USA in Italia. La
RLF and Transystems di Orlando, fondata nel 1935 dal noto architetto James
Gamble Rogers II, è una dei maggiori contractor del Dipartimento della difesa
per il design di installazioni militari in territorio italiano (8.552.071
dollari di contratti firmati negli ultimi quattro anni).
Quasi tutte le infrastrutture realizzate a Sigonella
nell’ultimo ventennio grazie allo stanziamento di oltre un miliardo di dollari
con il cosiddetto programma “Mega”, recano la firma dei progettisti di RLF and
Transystems. In particolare, la società della Florida ha disegnato l’Aircraft
Hangar Maintanance and Operations Complex, il complesso per le operazioni e la
manutenzione dei veicoli da guerra – aerei e terrestri - che le forze armate
USA schierano nella base siciliana, utilizzato anche dalle forze NATO; il P-635
Base Ops Support I, otto infrastrutture primarie in tre diverse aree di NAS 2
destinate ad ospitare officine riparazione veicoli, uffici vari, stazioni di
carburante, depositi per il trasferimento di rifiuti pericolosi, ecc.; il
Morale, Wellness and Recreation (MWR) Complex, il complesso destinato alle
attività ricreative, sportive e culturali del personale USA, con due sale di
proiezione cinematografiche, palestre, un superbowling, ristoranti, fast food e
una piscina all’aperto. Per la cronaca, la realizzazione di tutte queste opere
è stata affidata sempre e solo alla CMC – Cooperativa Muratori Cementisti di
Ravenna, azienda leader di LegaCoop.
RLF and Transystems ha pure progettato la moderna
versione di NAS 1, la porzione di stazione aeronavale che la Marina USA
installò in Sicilia a fine anni ’50 in un’area poco distante dall’odierno scalo
aeroportuale, già utilizzata dalle forze alleate dopo lo Sbarco in Sicilia del
1943. Dopo la demolizione di ben 39 vecchi edifici militari, a Sigonella - NAS
1, la società d’architettura statunitense ha previsto sette grandi costruzioni
da adibire ad alloggi, uffici, centri comunitari, amministrativi ed educativi e
una cappella per le funzioni religiose, con annessi due grandi impianti per la
produzione e la distribuzione di energia elettrica.
Di tutto rilievo anche i progetti predisposti da RLF and
Transystems in altre parti d’Italia. Nell’installazione dell’esercito USA di
Camp Ederle, Vicenza, ad esempio, sono stati realizzati i confortevoli alloggi
per il personale militare, con 58 suite familiari, una lavanderia comunitaria,
negozi commerciali, un megaparcheggio auto e il Soldier and Family
Entertainment Center fornito di bar sport, ristoranti, sala video, biliardi,
bowling con 16 postazioni, sala party e centro conferenze. Nella (ex) base
dell’isola de La Maddalena, utilizzata sino a qualche tempo fa per l’attracco,
la manutenzione e il rifornimento dei sottomarini a capacità e propulsione
nucleare della Marina USA, RLF and Transystems ha progettato la
riqualificazione del waterfront della stazione navale, con tanto di centri
ricreativi, palestra fitness, small boat shop e club ufficiali.
Al design della UAS SATCOM Relay Pads and Facility di
Sigonella ha pure collaborato in qualità di “consulente italiana” la Nesco
International Srl, una società di ingegneria costituita a Roma nel 1986, in grado
di offrire un’ampia gamma di servizi, dalla progettazione di opere
infrastrutturali, alle indagini e agli studi di fattibilità, alla direzione
lavori. Anche nel caso della Nesco International siamo di fronte ad un’azienda
di assoluta fiducia del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America:
dal 2000 ad oggi, essa ha ottenuto infatti ben 13 contratti per studi,
consulenze e servizi per un ammontare di 5.587.649 dollari.
Il portafoglio progetti ha compreso in particolare la
realizzazione di alloggi, uffici, magazzini, depositi, mense, presidi sanitari
e ospedali, infrastrutture scolastiche, parcheggi multipiano, stazioni
distribuzione carburante e gas, impianti fognari e trattamento acque reflue,
serbatoi idrici, reti elettriche e telefoniche, complessi ricreativi e sportivi
nelle basi militari USA di Napoli Capodichino, La Maddalena, Sigonella, Camp
Ederle (Vicenza), Camp Darby (Livorno). Nesco International ha inoltre
partecipato alla progettazione del terminal passeggeri e merci degli aeroporti militari
di Aviano (Pordenone) e Napoli Capodichino; dei poligoni in galleria ad Aviano
e Sigonella; di un centro “demilitarizzazione veicoli” a Camp Darby; di un
Magazzino Materiali Speciali ad Aviano; del nuovo complesso “Dal Molin” di
Vicenza, dove è stata trasferita la 173^ Brigata di fanteria aviotrasportata
dell’esercito USA proveniente in buona parte dalla Germania.
Alla predisposizione del progetto della Stazione di
telecomunicazione satellitare per il controllo dei droni di Sigonella, ha
contribuito infine come sub-contractor di RLF and Transystems e Nesco
International il DCG Design Consultants Group di Pordenone, gruppo d’ingegneria
e consulenza particolarmente gradito dal Naval Facilities Engineering Command
(NAVFAC) della Marina USA e dall’US Army Corps of Engineers (USACE) per
costruire infrastrutture strategiche in Europa, Nord Africa e Asia centrale. In
particolare il DCG Design Consultants Group ha predisposto per la base aerea di
Aviano, sede del 31st Fighter Wing di US Air Force, numerosi interventi, studi
di “analisi dei rischi”, “sicurezza” e “qualità”, ecc. in vista della
realizzazione di nuove caserme-alloggio, un centro giovanile per i figli del
personale militare, una facility per il trattamento medico-sanitario, il centro
di controllo dello squadrone aereo. A Camp Darby la società di Pordenone ha
invece curato il design di nuovi magazzini e depositi di armi, munizioni e
mezzi di guerra a disposizione delle unità di pronto intervento dell’esercito
USA. A Vicenza, il DCG Design Consultants Group ha predisposto il “Piano
generale di sicurezza e di analisi dei rischi” della base di Camp Ederle e,
come contractor di The Benham Companies (Oklahoma City), il design di diverse
infrastrutture previste per la nuova base “Dal Molin”. Alla società friulana,
il Corpo d’ingegneria dell’esercito USA ha pure affidato nel 2005 la
progettazione dell’Afghanistan-Tajikistan Bridge, il ponte trans-frontaliero
sul fiume Pyandzh, un’opera da 37.000.000 di dollari i cui lavori sono stati
affidati da USACE alla Rizzani de Eccher S.p.A. di Udine.
A certificare la “qualità ambientale” dell’UAS SATCOM
Relay Pads and Facility di Sigonella è stato infine l’architetto romano Paolo
Bongi. “Avendo partecipato alla progettazione del progetto nella Naval Station
II, Sigonella, Sicily, Italy, e avendo esaminato accuratamente i documenti
contrattuali completi, dichiaro che il progetto delle infrastrutture è conforme
a tutte le norme e leggi italiane applicabili”, ha dichiarato per iscritto il
professionista il 25 luglio 2014. Project Manager presso Banca Mediolanum,
l’architetto Paolo Brogi vanta nel suo curriculum “un’esperienza pluriannuale
come progettista e consulente per certificazioni in conformità alle norme e
alle leggi italiane applicabili per progetti USA/NATO/US NAVY in Italia”. In
verità, dal gennaio 1994 al febbraio 2002, cioè per 8 anni e 2 mesi, Brogi è
stato alle dipendenze della Nesco International in qualità di “project manager,
disegnatore, progettista e coordinatore capitolati tecnici Italiani e USA per diverse
basi NATO presenti in Italia: Capodichino, Camp Derby, Caserma Ederle, Aviano,
Sigonella”. Nel febbraio 2000, l’architetto-certificatore ambientale del
super-centro dei droni di Sigonella ebbe pure l’onore di relazionare sulle
normative tecniche USA e italiane in una conferenza internazionale organizzata
proprio nella sede della RLF and Transystems di Orlando, Florida. I siciliani
possono dormire ancora più tranquilli….