C’È CHI DICE NO!
Abbiamo vissuto una
importante stagione di lotte, animati dai valori della pace, della libertà e
della giustizia sociale per ogni essere umano e popolo del mondo. La democrazia
superò i cancelli della fabbrica.
Ci
siamo battuti per il diritto allo studio, nessuno escluso.
Furono
anni di grandi utopie e appassionate speranze. E di conquiste importanti. La
critica del femminismo al dominio maschile aprì nuove porte alla politica e
nelle relazioni personali. Siamo stati una generazione fortunata. Senza
rammarico alcuno, lo rivendichiamo con un certo orgoglio.
Oggi
siamo impegnati nei movimenti o in altre forme di attività sociale, culturale e
politica, la buona politica, per porre un argine al potere dei centri economici
e finanziari, che impongono la loro feroce legge: quella del libero mercato,
minacciando la democrazia e la stessa sopravvivenza del pianeta. E’ la denuncia
contenuta nell’Enciclica Laudato si’.
Sappiamo
che tutto è cambiato, non tentiamo, oggi, la scalata al cielo, ma non ci
rassegniamo, non accettiamo le ingiustizie e le diseguaglianze, che crescono
drammaticamente. Crediamo nei valori della Costituzione nata dalla Resistenza:
la Costituzione va applicata, non manomessa gravemente. Va consegnata alle
nuove generazioni come noi l’abbiamo ricevuta; anche migliorata, certo, ma
l’attuale proposta di legge Renzi Boschi, la stravolge: il processo legislativo
risulterebbe più complesso, i poteri verrebbero accentrati e menomata la
democrazia partecipata, quella che definisce la distinzione tra la cittadinanza
e la sudditanza. Noi difendiamo la sovranità popolare, la rappresentanza
parlamentare, le forme del conflitto democratico costituzionalmente tutelate
che sono state il riferimento per le lotte sociali e i movimenti.
L’obiettivo
di tutta questa manovra è infatti lo Stato sociale di diritto: il diritto
esigibile ad un lavoro, che è reddito e dignità, alla buona scuola, alla
salute, all’accesso senza esclusione ai beni comuni. Applicare la Costituzione
significa cambiare profondamente la nostra società, segnata oggi da tante
sofferenze, significa solidarietà come visione del mondo che considera quello
dei migranti dramma di tutta l’umanità. Dobbiamo offrire prospettive ai
giovani, che non vedono un futuro. Dobbiamo restituir loro la speranza, quella
che un tempo fu anche nostra.
Nulla
di simile accadrà se vincerà il sì. Voteremo NO perché l’eguaglianza è tuttora
un valore.
Chiediamo
a quanti/e condividono queste poche e semplici righe, anche delle generazioni
che seguirono, di aderire a questo appello e fare campagna attiva per il NO.
Che nessuno sia indifferente.
Primi firmatari
Franco
Calamida, Emilio Molinari, Basilio Rizzo, Luigi Vinci, Francesco Forcolini,
Luigi Ferrajoli, Roberto Biorcio, Vittorio Bellavite, Maria Grazia Meriggi,
Mario Agostinelli, Corradino Mineo, Claudio Lombardi, Concetta Mastrolonardo,
Silvano Piccardi, Giovanni Russo Spena, Silvana Barbieri, Vittorio Agnoletto,
Giuseppe Liverani, Rita Brivio, Sandro Barzaghi, Silvia Palombi, Erica Rodari,
Antonio Lareno, Anita Sonego, Fulvio Aurora, Anna Miculan, Nadia Boaretto,
Gabriella Buora, Giancarlo Peterlongo, Angelo Gaccione, Cataldo Russso, Francesco Piscitello, Filippo Gallipoli.
Per aderire:
redchief@live.it