Lettera –
Appello ai sindaci e ai consiglieri
dei
Comuni dell’area metropolitana milanese.
di
Giuseppe Natale*
Foto di Giuseppe Denti |
Siamo alla vigilia
dell’elezione dei membri del Consiglio della Città Metropolitana Milanese da
parte dei sindaci e consiglieri dei 134 comuni dell’area. Elezione, si dice, indiretta.
I cittadini esclusi. Vulnus gravissimo: abrogato lo strumento principe della sovranità
popolare: il voto. Un altro grave vulnus: il sindaco del capoluogo (nel
nostro caso di Milano) diventa automaticamente sindaco della Città
Metropolitana. Per due volte (2014 e 2016) è stato negato ai cittadini dei 133 comuni di esercitare il proprio sacrosanto diritto
costituzionale di votare il loro sindaco metropolitano.
A
restringere spazi e strumenti di partecipazione democratica è la legge 56/2014,
dalla dubbia legittimità costituzionale (avverso la quale chi scrive ha firmato
un ricorso giurisdizionale di cui si attendono gli esiti). Con essa si anticipa
la legge costituzionale Renzi -Boschi-Alfano-Verdini, che cambia ben 47
articoli della Carta del 1948 ed esclude
non a caso l’elezione diretta del nuovo Senato ridotto a 100 membri (-215)
lasciando intatto il numero di 630 deputati. Se colleghiamo questa amputazione
al “combinato disposto” della legge elettorale Italicum, che ribadisce
l’impostazione ultramaggioritaria e premiale analoga a quella del Porrcellum
bocciato dalla Corte Costituzionale (2014) e che prevede i capilista bloccati,
ci rendiamo conto che si restringono drasticamente gli spazi di democrazia, si
accentrano i poteri a vantaggio dell’esecutivo e del Presidente del Consiglio
(che diventa il “capo” e il vero dominus) e non si fanno contare i
cittadini elettori nel loro diritto di scelta “libera e personale”. L’appuntamento
referendario del 4 dicembre prossimo diventa un’occasione decisiva per fare
valere il voto del “popolo sovrano” che non può non esprimere il forte e deciso
no allo stravolgimento in senso oligarchico del nostro sistema costituzionale e
democratico.
Ancora
oggi è valido l’appello rivolto nel 2014 ai sindaci e ai consiglieri dei Comuni
dell’area metropolitana milanese dal Forum Civico Metropolitano, “soggetto
plurale libero ed indipendente di cittadinanza attiva…[che] pone al centro
della sua riflessione e della sua attività la Città e la Cittadinanza
Metropolitana, la democrazia e le sue forme di partecipazione”.
“La L.56/2014, “Disposizioni sulle città
metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” -si
afferma- rischia di aggiungersi alle innumerevoli leggi e leggine e decreti che
da oltre un ventennio si accatastano e finiscono nelle morte gore del
degrado istituzionale e della riduzione della democrazia, rappresentativa e
partecipativa.
I cittadini sono privati del diritto di
voto e non eleggono gli organi della Città Metropolitana. Anche le Province,
che non vengono né ridotte né abolite, si trasformano in enti di secondo
livello.
La negazione del diritto di voto è palese e
intollerabile. È evidente il disegno autoritario di rafforzare gli
apparati centralistici a livello nazionale e territoriale (l’esecutivo, la
regione, il grande comune capoluogo); sbilanciare l’equilibrio della divisione
dei poteri (senato non elettivo, ridimensionamento del potere giudiziario);mettere
pesantemente in discussione i diritti politici civili e sociali (violazione
continuata dei principi fondamentali e dei diritti della persona e del
lavoro sanciti dalla Carta Costituzionale, legge elettorale ultra-maggioritaria
e blindata, accesso sempre più difficile alle poche forme di democrazia
diretta).
Delle istituzioni più vicine ai cittadini
sono i Comuni ad essere maggiormente colpiti e messi nelle condizioni di non
potere svolgere appieno i loro compiti di fornire i servizi essenziali e di
costituire il primo e più vicino presidio democratico e partecipativo[…] Alla
vigilia dell’elezione del Consiglio Metropolitano, di cui si stigmatizzano le
modalità oligarchiche, il Forum rivolge a Voi Sindaci dei Comuni
dell’area metropolitana milanese la richiesta -che vorrete inoltrare ai Consiglieri
comunali- di ascoltare la voce dei cittadini, in modo particolare di quelli
impegnati e competenti[…]” portatori di proposte concrete e valide.
Il Forum rivendica la restituzione ai
cittadini del diritto di voto uguale e libero e ritiene necessario e urgente
l’elezione diretta a suffragio universale del sindaco e del consiglio
metropolitano. Un ruolo decisivo sono chiamati a svolgere i capoluoghi. Nel
nostro caso il Comune di Milano, al cui Consiglio è affidata la responsabilità
di articolare il proprio territorio in “più comuni” e di abolire il comune
unico del capoluogo.
Le esigenze e i diritti dei cittadini
metropolitani richiedono di ridisegnare un riequilibrio paritario
delle entità ed identità dei comuni dell’area metropolitana milanese.
*Forum
Civico Metropolitano