Phlebas II
di Claudio Zanini
Claudio Zanini "Mare" |
Dissimulano oscuri
flutti e ampie maree
disperse le membra
di Phlebas* il fenicio,
capostipite dei
morti d’acqua innumerevoli
negli equorei
cimiteri del Mediterraneo.
Oh, marinaio avvolto
nel torpore profondo
di bruna pelle
d’annegato, levigata appena
dall’abissale limo,
dalla carezza sinuosa
di nere alghe in
capigliature fluttuanti,
t’affacciasti
all’imbocco dei porti serrati,
respinto esule, sul
ciglio di sponde sicure.
Noi, sulla riva
d’approdi inespugnabili
volgemmo ostili al
tuo sguardo esausto
muto diniego, ti
respingemmo lontano
fino a che l’onda
nera sommerse le membra
e si chiuse, cupo
sepolcro verde del mare,
sulle tue diafane
ossa sbiancate, Phlebas,
il fenicio, macchia
nell’incerta nostra memoria.
*Phlebas, il capostipite dei morti annegati,
in La terra
desolata, di T. S. Eliot