dei soldati…
di Antonio Mazzeo
Parate, fanfare, bande e
cori di soldati e studenti; visite guidate a caserme, porti, aeroporti e basi
militari. Più militarizzata del solito l’edizione 2018 della Festa della
Repubblica italiana. Per il 2 giugno, sono stati “reclutati” un po’ in tutta
Italia decine di migliaia di studenti e insegnanti, in posa sull’attenti e mano al petto, sotto il tricolore e accanto
ai reparti d’élite delle forze armate. Tra le iniziative più controverse spicca
certamente quella promossa dal 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a
Guidonia (Roma), a cui hanno preso parte circa 800 giovani degli istituti
scolastici dell’intera provincia di Roma, gli ospiti delle Case Famiglia del
territorio ed alcune associazioni di volontariato che operano nel campo della
disabilità.
Adotta
un sorriso di un soldato il discutibilissimo titolo delle attività organizzate
dal personale del 60° Stormo alla vigilia della “Rivista” per la Festa del 2 giugno.
“Il progetto mira a creare una possibilità di contatto tra le realtà sociali
attraverso una comunicazione comune, quella di sorridere insieme”, si legge nel
sito internet dell’Aeronautica Militare. “La fatica della marcia sotto il sole
o sotto l’acqua, l’impegno di tutti gli organizzatori per la buona riuscita
viene ricompensata dal sorriso, anche se timido, che i bambini e gli
adolescenti esternano senza pregiudizio o filtro ma in maniera del tutto
incondizionata”.
È
dal 2007 che il Comando del 60° Stormo di Guidonia “invita” gli studenti degli
istituti dei comuni limitrofi per “avvicinarli al mondo delle Forze Armate,
delle Forze di Polizia e di tutte le realtà che prendono parte alla Rivista
della Festa della Repubblica”, spiega l’ufficio stampa dell’Aeronautica.
“L’incontro tra il personale militare di Guidonia e gli studenti delle scuole
medie e superiori avviene attraverso la presentazione dei simboli, delle
uniformi e della storia dei Reparti che ogni anno prendono parte alla Sfilata.
Per i bambini delle scuole elementari invece l’avvicinamento viene mediato dal
gioco e dal contatto con il personale, i mezzi ed in particolare i cani dei
cinofili”.
Altri
particolari sulle discutibili finalità “educative” del progetto Adotta un
sorriso di un soldato vengono fornite da una delle sue principali
collaboratrici, Annamaria Cecchetti. “La consapevolezza delle specialità
professionali del Ministero della Difesa favorisce la conoscenza più diretta e
tangibile della realtà di un’Istituzione impegnata su territorio nazionale e
all’estero a garanzia dell’incolumità di tutti gli italiani”, ha dichiarato
Cecchetti. “L’attività ludica e
culturale allo stesso tempo si trasforma in un valore aggiunto che consolida
quella relazione emotiva, la quale attraverso l’espressione facciale del
sorriso, innesca automaticamente sentimenti quali l’empatia, la serenità e la
voglia di stare tutti insieme uniti nella gioia. Riconoscere i Reparti
attraverso le loro uniformi e le attività esperienziali, quali la marcia
insieme ai soldati, sono stati i punti cardini della relazione soldato-bambino
in Patria”.
Intitolato
alla memoria dell’aviatore Alfredo Barbieri, caduto in combattimento nel 1916,
l’aeroporto militare meta delle attività educative pro “sorriso
empatico-militare” di centinaia di bambini, è situato nel comune di Guidonia
Montecelio. Attualmente è sede di vari enti dell’Aeronautica Militare, quali il
Centro logistico polivalente, la Direzione di Commissariato, il Centro di
selezione AM e il 60° Stormo che ha il compito di svolgere i Corsi di Volo a
Vela per i frequentatori dell’Accademia Aeronautica. Al 60° Stormo sono
attribuite pure importanti “attività promozionale dell’immagine della Forza
Armata”, mediante lo svolgimento dei corsi di “Cultura Aeronautica”, predisposti
dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica in accordo con il Ministero della
Pubblica Istruzione (MIUR). I corsi interessano gli studenti delle scuole medie
superiori in ambito nazionale e sono articolati in una parte di istruzione a
terra sui principi basilari del volo ed una parte pratica in volo su velivoli
addestratori Siai S.208/M. Il reparto di volo supporta inoltre le attività del
Comando Scuole Aeronautica con l’ausilio dei caccia-addestratori MB339A/CD e
SIAI 208 e dell’elicottero leggero multiruolo NH500/E.
Nello
scalo aeroportuale di Guidonia ha pure sede la Scuola di Aerocooperazione,
l’Istituto Militare Interforze di “formazione specialistica e valenza
tecnico-operativa nel campo dell’interpretazione di immagini telerilevate ed in
quello della cooperazione aeroterrestre e aeronavale”. I corsi della Scuola di
Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle forze
armate italiane, anche a quello dei paesi partner della NATO e dei Paesi
partecipanti al programma internazionale di Partenariato per la Pace
dell’Alleanza Atlantica: Armenia, Austria, Azerbaijan Bielorussia, Bosnia ed
Herzegovina, Finlandia, Georgia, Irlanda. Kazakistan, Kirghizistan, Malta,
Moldova, Russia, Serbia, Svezia, Svizzera, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina e
Uzbekistan. Una lista dove sono tanti i Paesi coinvolti direttamente in
sanguinosi conflitti o che certo non brillano nel rispetto dei diritti umani e
nella difesa delle libertà.